A tutte le donne capita di guardarsi allo specchio e di considerarsi poco attraenti, anche se magari fino al giorno prima c’era un’ottima intesa con il proprio riflesso.
Magari è colpa dei capelli fuori controllo, oppure di quel capello bianco e di quella rughetta comparsi nottetempo; poco importa. Ciò che conta è fare pace con il proprio aspetto il prima possibile e rendersi conto che, a prescindere da qualunque difetto reale o immaginario, il corpo femminile è sempre splendido e affascinante.
Una donna che vuole ritrovare la sua sensualità deve investire del tempo in qualcosa che la faccia sentire a proprio agio col suo corpo: una giornata dall’estetista, un pomeriggio in palestra, una passeggiata di fronte allo specchio con indosso solo un bel paio di scarpe alte o un completino intrigante.
Se nemmeno questo dovesse rivelarsi efficace, forse ci vuole qualcosa di ancora più particolare. Non è un hobby adatto a tutte, ma chi apprezza l’idea di essere ammirata dagli sconosciuti, di stuzzicare il loro desiderio e magari di guadagnare qualche piccolo extra potrebbe valutare l’idea di vendere le proprie mutandine usate online.
Vendere mutandine agli appassionati di biancheria intima usata può essere quel piccolo boost di autostima di cui alcune hanno bisogno; a molte donne piace sapere che un uomo dall’altra parte della connessione si eccita annusando e toccando i suoi slip.
Chi non ne ha mai sentito parlare potrebbe storcere il naso, ma l’amore per l’intimo femminile è solo un fetish innocente che consente alle donne di riscoprire la propria sessualità e di sentirsi ancora più desiderate.
Prima di vendere, è comunque necessario condividere qualche scatto con indosso la biancheria da vendere e magari scambiare qualche battuta piccante con il potenziale cliente.
Alcuni clienti potrebbero avere delle richieste particolarmente eccentriche ma divertenti da assecondare. Per esempio, qualcuno gradirà uno slip usato durante una sessione di pole dance, mentre qualcun altro chiederà alla sua venditrice preferita di mangiare solo frutta dolce mentre indossa le mutande, così da imprimere nella stoffa un aroma fruttato.
Oltre all’aspetto giocoso della cosa, non c’è da sottovalutare quello economico: un paio di mutandine usate può valere dai 15 ai 30 euro, con cifre molto più alte per le venditrici esperte o per le personalità del Web (come influencer, streamer e cam girl). Vendendo circa otto paia di slip al mese, si può comunque disporre di un piccolo guadagno extra utile a pagare le bollette o gli studi.
In generale la vendita di intimo usato non può essere considerata un lavoro a tempo pieno, quanto un divertente lavoretto secondario.
Come qualunque altro business, anche la vendita di intimo richiede pianificazione e attenzione. Per raggiungere i potenziali clienti, è possibile:
Una volta scelta la piattaforma preferita, sarà possibile creare un negozio personalizzato ed esporre la merce nel modo più attraente possibile, selezionando con cura il nome del negozio, le foto di presentazione e le descrizioni. È importante curare la propria immagine online e quella del negozio, per fare una buona impressione ai nuovi clienti e tentare di sedurli.
Alcune venditrici aprono dei profili social con il solo scopo di promuovere la propria attività, ma non tutte si sentono a proprio agio all’idea di postare online dei selfie in intimo, neppure nascondendo la faccia. Tuttavia, esistono diverse piccole accortezze che consentono di proteggere la propria privacy online.
Una volta che l’attività comincia a ingranare, è arrivato il momento di godersi le attenzioni dei clienti. Chi vuole sentirsi più sexy sarà stupita dal desiderio degli acquirenti, dalla voglia di flirtare e di fare i complimenti. Per alcuni uomini non c’è niente di più sexy di una donna disinibita e delle sue mutandine impregnate di feromoni.
La maggior parte dei clienti gradisce gli slip indossati per due o tre giorni durante la vita quotidiana, ma non è insolito che qualcuno abbia richieste più specifiche. Anche la venditrice può proporre qualche profumo alternativo per invogliare una clientela più vasta.
Tra gli aromi più diffusi ci sono quelli forti ottenuti indossando l’intimo durante la masturbazione o il sesso; a seconda del tipo di rapporto, il prezzo dell’intimo può salire di parecchio. Allo stesso tempo, ad alcuni piace l’odore del sudore ottenuto tramite l’esercizio fisico, del sangue mestruale e dell’urina.
Altri, semplicemente, vogliono delle mutandine che siano state indossate per diversi giorni di fila, persino per una settimana intera. Confezionare questo tipo di prodotto può comportare alcuni rischi per la salute intima, dovuti al proliferare dei batteri e dei funghi. Chi sceglie di provarci dovrebbe cambiarsi le mutandine almeno di notte e scegliere solo modelli traspiranti.
Una volta che l’intimo è pronto bisogna toglierlo solo poco prima di spedirlo, attendere che asciughi (a meno che il cliente non abbia chiesto diversamente) e sigillarlo sottovuoto per preservarne l’odore. Chi non dispone dell’attrezzatura necessaria potrà comunque confezionare l’intimo in un sacchetto dotato di chiusura ermetica.
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