Nel primo studio nel suo genere, i ricercatori giapponesi hanno trovato un’associazione tra il consumo di funghi e un ridotto rischio di cancro alla prostata. Sebbene la dimensione dell’effetto sia relativamente piccola, i risultati potrebbero ispirare ulteriori indagini.
Il National Cancer Institute prevede che ci saranno 174.650 nuovi casi di cancro alla prostata negli Stati Uniti nel 2019. Sebbene il trattamento per questo tipo di cancro stia continuamente migliorando, non esiste una cura né un modo per prevenirlo. Tuttavia, l’evidenza suggerisce che mangiare in modo sano potrebbe ridurre il rischio.
Se gli scienziati sono in grado di identificare semplici interventi dietetici in grado di ridurre questo rischio, anche di una piccola quantità, potrebbe fare una differenza sostanziale a livello globale. I ricercatori hanno recentemente condotto uno studio sui funghi, pubblicando i loro risultati sull’International Journal of Cancer.
Dopo aver controllato le variabili confondenti, i ricercatori hanno osservato un effetto benefico significativo. Rispetto a quelli che mangiavano funghi meno di una volta alla settimana, quelli che mangiavano funghi una o due volte a settimana presentavano un rischio relativo inferiore dell’8% di cancro alla prostata. Coloro che mangiavano funghi tre o più volte alla settimana avevano un rischio relativo inferiore del 17%.
Gli autori concludono: «Per quanto ne sappiamo, questo è il primo studio di coorte che indica il potenziale di prevenzione del cancro alla prostata dei funghi a livello di popolazione». Questa relazione era significativa anche dopo aver controllato una serie di fattori, tra cui la storia familiare di cancro, l’uso di alcol e tabacco e l’assunzione di caffè.
Dr. Andrea Militello
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Andrea Militello è un medico chirurgo specialista in urologia e andrologia, nato a Ravenna il 19 settembre del 1965. Ama a tal punto il suo lavoro da occupare circa 12 ore di ogni sua giornata, ma è al contempo un fervido amante dello sport anche se ormai per necessità viene relegato a praticarlo in palestra alle sei di mattina. Detiene un incarico di libera docenza all’Università Federiciana e all’Università di Ostrava ,e fa parte del comitato tecnico scientifico della Yamamoto research con qualche titolo da poter elencare (anche se non sarà questo il caso).Eletto nel 2014 e 2018 miglior andrologo d’Italia. Appassionato di videogiochi, è stato uno dei primi acquirenti della PlayStation nel lontano 1984 e durante i fine settimana piovosi spolvera il joystick per riscoprire il giocatore incallito che si cela sotto al camice; se esce il sole, però, la famiglia reclama attenzioni. Ama leggere, specialmente i thriller, mentre al cinema preferisce i film d’azione.