Recentemente a Vergato, in provincia di Bologna è stata inaugurata una fontana rappresentante un fauno con il pene in erezione. L’esposizione dell’opera ha creato in parte della popolazione indignazione e richiesta di rimozione immediata della statua. Nel pieno rispetto chiaramente della pubblica decenza e con la finalità di non offendere il senso del pudore della popolazione femminile e la delicatezza psicologica dei bambini, che rimangono chiaramente una fascia protetta della nostra popolazione, questa notizia ha fatto sicuramente riflettere.
Probabilmente una reazione così forte all’esposizione di un nudo maschile è legata anche alla scarsa preparazione sessuologica che i nostri giovani hanno o meglio non hanno anche a livello dell’insegnamento scolastico. Il giovane spesso trova fonte di ispirazione e risposta le proprie domande direttamente da Web, io stesso in qualità di urologo andrologo ricevo spesso nel mio canale YouTube numerose domande da parte di ragazzi, tra l’altro non ancora maggiorenni, su argomenti riguardanti l’andrologia e urologia. Questo non dovrebbe accadere, il ragazzo dovrebbe avere una figura di riferimento oltre a quella genitoriale con la quale potere liberaramente interfacciarsi per poter esporre i propri dubbi e domande.
Quello che manca è proprio, nella popolazione maschile, l’abitudine ad avere un proprio specialista di riferimento per quanto riguarda l’apparato urogenitale. Mentre la donna sin da piccola accompagna la madre dal ginecologo ed è abituata ad essere visitata annualmente, per l’uomo questa abitudine non esiste e l’andrologo è sempre visto come una figura rappresentante essenzialmente lo specialista che deve curare le debolezze sessuali.
È quindi compito anche dell’informazione indurre i genitori e le famiglie a mettere in contatto il ragazzo subito dopo l’età pediatrica con il proprio andrologo di riferimento. Spesso patologie nascoste come il testicolo ritenuto, il varicocele, la fimosi o dubbi del ragazzo e del bambino sulle dimensioni del pene possono essere invece affrontate e mitigate ridando al ragazzo le sue sicurezze e autostima. Quindi non chiamiamo l’esorcista per un fauno con il pene eretto, ma spieghiamo nel migliore dei modi la sessualità ai nostri figli con l’aiuto dei sessuologi e degli andrologi.
Andrea Militello
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