Negli ultimi anni, il mercato del “ricondizionato” ha visto una notevole crescita, attirando l’attenzione dei consumatori per via dei vantaggi economici e ambientali che offre. Ma cosa significa esattamente “ricondizionato” e come funziona questo mercato?
Un prodotto ricondizionato è un articolo che, dopo essere stato restituito dal cliente (per ragioni varie come difetti o semplice cambio d’idea), oppure rivenduto alle aziende addette, viene ispezionato, riparato, testato e rimesso in vendita. A differenza del prodotto usato, che può presentare segni di usura e per cui non è prevista alcuna revisione sistematica, il ricondizionato viene restaurato alle condizioni originali o migliorate, se necessario. Questo processo garantisce che il prodotto funzioni come nuovo, pur mantenendo un prezzo inferiore rispetto al prodotto nuovo.
Il mercato dei ricondizionati si basa su una logica di rigenerazione dei dispositivi, al fine di prolungare la loro vita utile. Le aziende che si occupano di ricondizionamento hanno un team di esperti tecnici che eseguono una serie di controlli approfonditi e sostituzioni di parti danneggiate. Una volta che il prodotto è stato testato e verificato, viene messo in vendita con garanzia, generalmente di 12 mesi, che ne assicura il corretto funzionamento.
Le aziende che operano in questo settore acquistano i prodotti restituiti, spesso a un prezzo inferiore, e li rimettono in vendita al pubblico. I dispositivi ricondizionati possono essere acquistati direttamente dai produttori, ma anche da aziende specializzate che offrono questa tipologia di prodotto, talvolta tramite piattaforme online.
Il mercato del ricondizionato, pur essendo in forte espansione, non è esente da rischi. Una delle principali preoccupazioni riguarda la qualità dei prodotti. Sebbene i dispositivi ricondizionati siano generalmente testati, esiste comunque un rischio che alcuni pezzi possano non essere stati adeguatamente riparati o che presentino comunque dei difetti, soprattutto se non provengono da aziende affidabili. Inoltre, il mercato del ricondizionato è talvolta poco regolamentato, il che potrebbe esporre i consumatori a venditori senza scrupoli.
A livello di mercato, le minacce principali derivano dalla concorrenza tra i ricondizionatori e i produttori di prodotti nuovi. Le aziende che si specializzano nel ricondizionamento offrono prodotti con una qualità simile a quella dei nuovi ma a un prezzo decisamente più basso. Questo può mettere pressione sui produttori di dispositivi nuovi, che potrebbero vedere una diminuzione delle vendite in favore dei ricondizionati.
Diverse aziende hanno investito nel settore del ricondizionato. Tra le più note, c’è Refurbed, piattaforma che si occupa di vendere dispositivi elettronici ricondizionati, con garanzia fino a 36 mesi. Altre aziende italiane che operano in questo campo sono Trendevice, che offre prodotti ricondizionati di vario tipo, e Swappie, specializzata nel settore della telefonia, con il focus sui “melafonini“. Queste aziende, insieme ad altre, stanno contribuendo a rendere il ricondizionato sempre più popolare nel paese.
I prodotti più ricondizionati riguardano principalmente l’elettronica, con una particolare attenzione a smartphone, computer portatili, tablet e macchine fotografiche. I dispositivi elettronici come gli iPhone e i MacBook sono tra i più ricercati nel mercato del ricondizionato, seguiti da PC e laptop di marche come Dell, HP e Lenovo. Anche gli smartwatch e le console da gioco stanno entrando a far parte di questa categoria.
Un altro prodotto molto ricondizionato è l’elettrodomestico, soprattutto quelli di alta gamma come frigoriferi, lavatrici e forni. In generale, qualsiasi dispositivo che abbia una durata relativamente lunga e che possa essere facilmente riparato, trova spazio nel mercato del ricondizionato.
Un altro grande vantaggio dei ricondizionati è il prezzo. I dispositivi ricondizionati sono generalmente venduti a una cifra che può variare dal 30% al 50% in meno rispetto al prezzo di un prodotto nuovo. Ad esempio, un iPhone 13 ricondizionato può costare circa 500 euro, mentre un nuovo può superare i 900 euro. Allo stesso modo, un MacBook Pro ricondizionato può essere venduto a partire da 800 euro, contro i 1.500 euro di un nuovo.
I prodotti ricondizionati offrono numerosi vantaggi rispetto ai nuovi, oltre al risparmio economico. Innanzitutto, i dispositivi ricondizionati sono spesso soggetti a test approfonditi, cosa che non sempre accade con i prodotti usati. Un prodotto ricondizionato, inoltre, viene venduto con una garanzia, che non è sempre presente nell’usato standard. Inoltre, scegliere un ricondizionato è un atto ecologico, poiché contribuisce alla riduzione dei rifiuti elettronici e al riutilizzo delle risorse.
Rispetto ai prodotti usati, il ricondizionato offre una garanzia e una qualità certi, mentre un prodotto usato potrebbe essere stato maltrattato o danneggiato senza che il venditore lo indichi esplicitamente.
Il mondo del ricondizionato rappresenta una valida alternativa all’acquisto di prodotti nuovi, con vantaggi in termini economici e ambientali. Tuttavia, è fondamentale fare attenzione alla scelta del venditore e alla qualità dei prodotti offerti. Le aziende italiane stanno rispondendo a questa crescente domanda con un’offerta sempre più variegata e sicura, che attira consumatori attenti al budget e all’ambiente. Se scelto con cura, il ricondizionato può essere una soluzione vantaggiosa, senza dover rinunciare alla qualità.
Marco Nicosia
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