Ora c’è anche il crisma dell’ufficialità: dopo un periodo in preview,Outlook ha rimpiazzato Hotmail, servizio di posta elettronica via web fondato da Jack Smith e Sabeer Bhatia nel 1995 e acquistato nel 1997 per quattrocento milioni di dollari da Windows. Nei sei mesi in anteprima la posta elettronica progettata da Microsoft ha raggiunto oltre sessanta milioni di utenti e il passo definitivo è stato quasi inevitabile. Sì, perché l’azienda di Redmond voleva diventare adulta e l’unico modo per rimanere al passo con i tempi era abbandonare il vecchio e obsoleto formato. L’obiettivo di Microsoft è quello di ristrutturare completamente il concetto di webmail, integrandola in un contesto di altri servizi, collegati a Windows e Office. Il primo tool che consente questa crossmedialità è un’agenda social che importa i contatti da Gmail, Facebook,LinkedIn e Skype. Outlook, insomma, si erge a sistema fulcro della comunicazione.
Si tratta di un’esperienza innovativa, senza pubblicità invasiva, con contenuti sempre in primo piano: infatti, è possibile vedere i messaggi, gli status, le chat e le chiamate da una lista contatti connessa a tutti i social network a cui l’utente è iscritto. Inoltre, non bisogna dimenticare la parte Office, con le web app gratuite (Word, Excel,PowerPoint e OneNote) collegate a SkyDrive. La storia ci insegna che gli utenti tendono a mostrarsi restii al cambiamento. Invece, un altro merito di Outlook, è quello di avere invertito la tendenza, conquistando in poco tempo l’opinione pubblica.
Chiara, 21 anni, è pienamente soddisfatta dalla nuova esperienza webmail: «Outlook- ha rivelato ai nostri microfoni – è dotato di una bella grafica e di un sistema intuitivo. La cosa che mi ha sorpreso di più, però, è la possibilità di caricare più allegati in contemporanea.»
Anche per Giulia, 22 anni, intuitività è la parola chiave: «Il nuovo servizio è più immediato rispetto a Hotmail. Si tratta di una qualità importante perché permette a tutti di gestire con facilità una casella di posta elettronica, elemento di cui oggi non si può fare a meno. Inoltre, la scelta dei colori, vivaci e sgargianti, rende più moderno e gradevole il sistema.»
Michele, 23 anni, è rimasto impressionato dall’evoluzione Microsoft, ma rimane fedele a Google: «L’interfaccia dà il senso di uno spazio, per struttura, più quadrato e al passo con i tempi. Ho notato anche un utilizzo maggiore dei colori, ma onestamente il mio provider preferito rimane Gmail.»
Francesca, 26 anni, invece, si è sentita tradita dall’azienda a cui è fedele, ormai, da quasi dieci anni: «Outlook è facile da usare e la grafica non è male. Tuttavia, mi sono sentita presa in giro: perché questo cambiamento automatico, senza preavviso? La scorsa estate, anche se si trattava della versione di prova, è cambiato tutto all’improvviso. Non è questo il modo di comportarsi con i clienti affezionati.»
Andrea Motta
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