Meta apre il 2022 in modo disastroso. Quello che sarebbe dovuto essere l’anno della rivoluzione virtuale firmata Zuckerberg inizia con un –24% in borsa. Si tratta del più grande calo in ben 18 anni di attività.
I numeri parlano da sé: –1 milione di utenti giornalieri, -24% di quotazione in borsa, -2oo miliardi di dollari di capitalizzazione. Numeri così preoccupanti non si registravano dal luglio del 2018, quando in borsa si è toccato il -18%.
Oltre i risultati economici – deludenti rispetto alle previsioni degli analisti, ma non disastrosi – ciò che desta la preoccupazione degli investitori è l’improvviso calo degli utenti. Nonostante i mensili siano in leggero aumento, quelli giornalieri sono passati da 1,930 a 1,929 miliardi in un solo trimestre. Questo calo improvviso non lascia spazio all’immaginazione: è chiaro che Facebook non è più lo stesso di 10 anni fa e che inizia a incassare i colpi della concorrenza, in primis di Tik Tok, che ha ormai conquistato la platea giovanile.
In un clima di preoccupazione generale, l’unico a non mostrarsi affatto preoccupato è Zuckerberg. Secondo il CEO è tutto sotto controllo: si tratterebbe solo del “giusto compromesso“ per raggiungere obiettivi più ambiziosi nel lungo termine. Nulla di preoccupante, insomma. Inoltre, secondo la direttrice operativa Sheryl Sandberg, le cause alla base di questa crisi sono lampanti: prima fra tutte la nuova policy di Apple, che risale proprio all’inizio dello scorso trimestre. La società di Cupertino ha infatti introdotto la possibilità di scegliere se essere tracciati o meno, con importanti ripercussioni sulla vendita di pubblicità personalizzata (principale fonte di guadagno di Facebook).
Ottimismo a parte, è innegabile che gli ambiziosi progetti di Zuckerberg stiano iniziando a fare i conti con la realtà, subendo i primi rallentamenti. Già qualche giorno fa abbiamo assistito al primo dietro-front riguardo l’idea di creare una criptovaluta firmata Meta, fortemente osteggiata dal governo. Questo “ostacolo”, insieme al doppio crollo di azioni e utenti, non fa altro che rafforzare il clima di sfiducia sollevato qualche mese fa da McNamee, il più grande investitore della storia di Facebook.
Sicuramente è troppo presto per parlare di “morte” del progetto Meta. Il colosso di Zuckerberg ha basi solide e non accenna ad arrendersi: «Ciò che mi incoraggia sono i progressi che abbiamo fatto lo scorso anno in ambiti come i Reels, l’e-commerce e la realtà virtuale. Investiremo in queste e altre aree chiave, mentre continueremo a costruire il metaverso»
Alice Maria Reale
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.