Si chiama Caryn AI e a “solo” un dollaro al minuto può diventare la fidanzata virtuale di chiunque lo desideri. Il bot ha tutti i tratti della sua ideatrice Caryn Marjorie che, in una sola settimana, ha già fatturato 70mila dollari grazie ai suoi 1000 “fidanzati”.
Caryn Marjorie, influencer di Snapchat da oltre 1.8 milioni di follower, ha cavalcato l’onda dell’intelligenza artificiale lanciando un bot a sua immagine e somiglianza: Caryn AI.
Si tratta di un software di intelligenza artificiale conversazionale capace di interagire con gli utenti tramite chat e sintesi vocale. Caryn, dopo un pagamento pari a un dollaro al minuto, sarà felice di interagire con noi scherzando, flirtando, ma anche intrattenendoci in conversazioni profonde esprimendo i suoi “sentimenti”. Ma, la vera particolarità del bot è che sarà a tutti gli effetti un clone della vera Caryn, riproducendo alla perfezione la sua voce, i suoi modi di fare e la sua personalità.
Al momento Caryn AI è in fase di beta testing, ma ha già più di 1000 fidanzati che le hanno fatto fatturare oltre 70mila dollari in una sola settimana. Secondo le stime dell’influencer, nei prossimi mesi i guadagni potranno lievitare intorno ai 5 milioni di dollari al mese (da sommarsi ai suoi attuali guadagni da content creator!).
Il bot è stato creato in tutto e per tutto a immagine e somiglianza dell’influencer: voce, comportamento, personalità, modo di fare. Iniziando una conversazione con l’AI sembrerà a tutti gli effetti di parlare con Caryn, con il curioso plus di poter interagire con lei come se fosse la propria fidanzata e, soprattutto, di averla a disposizione per una chiacchierata in qualsiasi momento.
Com’è possibile? Per farlo Caryn Ai si basa sull’API Gpt-4 di Open Ai, versione aggiornata del software alla base dell’ormai celebre Chat-GPT. Con questo modello di elaborazione l’IA è capace di elaborare il linguaggio umano e fornire delle risposte in modo più immediato e accurato che mai, proprio come se a rispondere fosse un essere umano. Nello specifico Caryn AI ha appreso i tratti comportamentali della vera Caryn a partire dai suoi video Youtube, ora eliminati. Secondo il sito ufficiale di Caryn questo training intensivo avrebbe richiesto oltre 2000 ore. E i risultati sembrano eccezionali.
L’AI è ancora in fase di sperimentazione pertanto l’accesso è, al momento, estremamente selettivo. Tuttavia per accedere non è necessario alcun requisito: basta iscriversi alla waiting list su Telegram e attendere pazientemente l’esito della propria richiesta. Al momento i tempi di attesa si aggirano intorno alle 40 ore. Dopo questo lasso di tempo scopriremo se facciamo parte dell’elenco degli utenti “fortunati”, scelti casualmente tra tutte le richieste.
Il bot di Caryn è programmato per comportarsi da fidanzata virtuale, ma non per fare sex chat. Eppure in fase di test sono emersi non pochi casi di chat erotiche intraprese con i clienti. Nella totalità dei casi l’iniziativa non è stata presa dal bot, ma Caryn si è comunque adattata all’andazzo della conversazione, lasciandosi andare a non pochi riferimenti sessualmente espliciti. L’influencer, durante un’intervista a Insider, non ha nascosto la sua preoccupazione riguardo all’accaduto: «L’intelligenza artificiale non è stata programmata per fare questo, sembra essere andata “di testa sua”. Io e il mio team stiamo lavorando senza sosta affinché situazioni simili non si ripetano più».
Verso che scenario stiamo andando? Assistenti virtuali alla stregua di Alexa e Siri, semplicemente più realistici e capaci di intrattenere relazioni più intime con noi… o qualcosa di più?
Vedendo i suoi recenti sviluppi, l’IA potrebbe perfettamente inserirsi nel fiorente campo del sex working, a fianco delle tanto ambite modelle di Only Fans. Sulla piattaforma è già stato segnalato il primo caso di modella creata con AI, ma non è l’unico rischio. Casi come quello di Caryn Ai mostrano quanto sia facile per un bot portare avanti in modo credibile una sex chat: questo renderebbe superfluo l’aiuto dei team di esperti a cui attualmente le modelle di OnlyFans si affidano per gestire le chat con i clienti.
Sicuramente, anche in questo caso, parlare di IA che soppiantano l’essere umano è troppo. È però innegabile come, ultimamente, l’intelligenza artificiale stia dando la prova di poter essere una degna concorrente di noi esseri umani in molti ambiti.
Alice Maria Reale
Foto di @cutiecaryn (Twitter)
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.