Ormai sono passati molti anni da quando lo shopping online ha iniziato a prendere piede nella nostra quotidianità. Come accade per molti mercati, anche nel caso degli acquisti online all’inizio solo in pochi, i più appassionati di nuove tecnologie, si sono gettati in quella che pareva solamente una moda; col passare degli anni, e il consolidarsi dei sistemi che sono diventati sempre più comodi e sicuri, fare compere in rete è diventato cosa per tutti e oggi, – altro tratto comune a molti servizi – pur essendo massicciamente in uso, il sistema dell’online shopping inizia a mostrare con maggiore evidenza i propri limiti e difetti.
Ma come si dice spesso ogni limite è un’opportunità, e nel caso dello shopping online pare proprio sia una soluzione italiana a promettere di cambiare le cose: si tratta di un portale comparso in rete ormai da qualche mese, Iperprice. I pregi del fare acquisti online li conosciamo tutti: possiamo comprare qualsiasi cosa comodamente della nostra poltrona, la varietà di articoli che possiamo acquistare è davvero sconfinata, e l’estremo livello di concorrenza ha portato a prezzi nettamente più vantaggiosi (in molti casi) di quelli disponibili su altri canali di acquisto più tradizionali. Ma Iperprice ha saputo riconoscere i due maggiori difetti del sistema, e li identifica con la confusione e con l’incertezza del prezzo.
Cosa intendiamo? Il primo concetto, in realtà, è semplice. Abbiamo detto, ed è un’evidenza sotto gli occhi di tutti, che il mondo dello shopping online mette a disposizione della clientela una varietà quasi infinita di articoli; e questo vale, ormai, davvero per qualsiasi settore merceologico, dai più semplici a quelli più complessi. Questo, che è come possiamo ribadire un punto di forza, genera però – stranamente – un problema non indifferente, ossia quello della confusione. Sempre più spesso, infatti – il mercato tecnologico ne è un esempio particolarmente chiaro – gli acquirenti stanno comprando articoli dei quali non capiscono e non conoscono tutti i dati rilevanti; e soprattutto oggi, dato che, come abbiamo detto, ci sono compratori online di tutti i livelli di età, di cultura e di competenza, non è raro che un utente non sappia come comparare due articoli simili, finendo con il non completare l’acquisto online.
Il secondo problema è facilmente identificabile con quello che, da sempre, viene conosciuto come “rimorso del compratore.” Cos’è il rimorso del compratore? Si tratta di un nome poco noto per un problema che probabilmente abbiamo vissuto tutti, ossia il senso di inadeguatezza – a volte di colpa vera e propria – che proviamo dopo avere comprato qualcosa, e soprattutto se dopo avere completato l’acquisto veniamo a sapere che ci sarebbe stato possibile, presso un altro fornitore, comprare lo stesso oggetto ad un prezzo migliore. In rete, dove i venditori di uno stesso articolo sono spesso migliaia, è impossibile controllarli tutti, e il rischio di acquistare ad un prezzo superiore al migliore disponibile è per molti paralizzante.
Con inventiva e, in realtà, con molta semplicità. Per quanto riguarda il primo, l’intero sito di Iperprice è strutturato per categorie e sottocategorie merceologiche, così da rendere molto facile la ricerca dell’articolo di proprio interesse; e per ciascun articolo contenuto nel database – decine di migliaia – è disponibile una scheda tecnica di semplice lettura ma con un buon approfondimento, in modo da permettere al cliente di informarsi quanto necessario per fare una scelta oculata.
Per il secondo problema, se vogliamo, è stata invece sviluppata una soluzione ancora più semplice: su ogni pagina dedicata ad un articolo compare un comodo bottone, che una volta cliccato porta l’utente alla pagina di vendita del sito che – secondo l’ultimo aggiornamento del database di Iperprice -lo offre al prezzo più vantaggioso della rete. L’acquisto può così essere effettuato direttamente su quel sito (Iperprice non vende nulla), mettendo il compratore al riparo dal timore di pagare più del giusto. E anzi, è probabile che in questo modo le offerte più ghiotte vengano prese al volo, permettendo di risparmiare decine (o centinaia) di euro.
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