Novità per gli utenti di Douyin, versione cinese di Tik Tok: l’accesso per gli under 14 sarà limitato a 40 minuti al giorno, nella fascia oraria compresa tra le 6 e le 22.
Non è la prima volta che Tik Tok si pone al centro di discordie politiche.
Già l’anno scorso abbiamo assistito alla vicenda Trump, che era a un passo dal bandire la piattaforma negli USA. Tale decisione è poi sfumata in seguito all’accordo con la società proprietaria ByteDance.
Più decisa è stata invece l’India, che ha preso le distanze dall’app che ha accusato di diffondere illecitamente i dati sensibili degli utenti al di fuori del territorio indiano.
Ora tocca alla Cina, che sta inasprendo le misure di sicurezza e controllo.
La modalità giovani introdotta dalla versione cinese di Tik Tok implica importanti limitazioni per i teenager. Essi infatti potranno accedere alla piattaforma solo durante le ore diurne, per un limite massimo di 40 minuti al giorno.
Tale restrizione naturalmente può essere applicata solo agli utenti che si sono registrati correttamente, inserendo la vera data di nascita, per questo il governo cinese insiste sulla supervisione dei genitori.
Le restrizioni non sono l’unica novità in arrivo. Douyin, dopo aver lanciato l’hashstag #LearnwithTikTok, ha iniziato a testare un Learn Feed con contenuti educativi destinati gli utenti più giovani.
La direzione è chiara: rendere Tik Tok un ambiente più consono ai giovani utenti, senza negargli completamente l’accesso.
La scelta della Cina non è affatto casuale. Essa si colloca nella più ampia campagna portata avanti dal governo cinese in merito alla sicurezza dei giovani su internet. Già qualche mese fa, il governo di Pechino ha tentato di frenare la dipendenza dall’online gaming imponendo limitazioni ancora più forti: gli under 18 potranno giocare online solo nei giorni feriali, per un massimo di 3 ore a settimana.
Ora ad essere sotto il mirino del governo è Tik Tok, considerato un ambiente poco sicuro per i più giovani che rischiano di diventarne dipendenti.
L’algoritmo che sta alla base di Tik Tok è progettato appositamente per tenere gli utenti sull’app più a lungo possibile. Questo è reso possibile da un News Feed dotato di una fortissima personalizzazione (chiamato, appunto, Per Te). La tecnologia alla base dei Per Te è tanto sofisticata quanto pericolosa in quanto permette di proporre contenuti spaventosamente coerenti con i gusti dell’utente, basandosi sulle sue precedenti interazioni con i contenuti.
Sono queste le motivazioni che hanno portato il governo cinese, d’accordo con ByteDance, a porre in atto tali restrizioni per tutelare la fascia di utenti più debole.
Douyin, e insieme a lui Tik Tok, nasce come un ambiente potenzialmente positivo per i suoi utenti. L’idea era quella di creare una piattaforma dedicata alla musica e il ballo, permettendo agli utenti di coltivare e condividere le proprie passioni tramite brevi video.
Le prime problematiche iniziano a sorgere con la sua rapida diffusione globale. Oggi, infatti, Douyin conta oltre 500 milioni di utenti attivi, e la sua controparte occidentale arriva addirittura a 1 miliardo. Un’utenza così grande genera inevitabilmente importanti lacune non solo riguardo la sicurezza ma anche sul controllo della qualità dei video. Svariati fatti di cronaca dimostrano come i trend di Tik Tok siano spesso diseducativi e dannosi per la salute mentale dei più giovani. Le preoccupazioni sono tante: dai problemi legati alla body image e i disturbi alimentari, alle forme di bullismo a cui sono esposti soprattutto i più piccoli fino ad arrivare all’istigazione alla violenza e al suicidio.
In un contesto del genere procedere per restrizioni è davvero la scelta giusta, o è solo un modo per aggirare un problema che andrebbe risolto alla radice?
Alice Maria Reale
Fonte foto: Flickr
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.