Mentre Mark Zuckerberg e Elon Musk scherzano sulla possibilità di scontrarsi sul ring, continuano a lottare sul campo di battaglia dei social. Approfittando del periodo no di Twitter, il CEO di Meta ha lanciato sul mercato Threads, un social molto simile a Twitter che sta piacendo più del previsto agli utenti.
Storicamente Instagram è il social dei selfie e delle stories, mentre i dibattiti e le conversazioni serie sono lasciati a Twitter: Zuckerberg è deciso a cambiare questa prassi, e lo sta facendo con il suo nuovo social Threads, costruito prendendo spunto proprio dall’architettura di Twitter.
In realtà, come tiene a specificare il direttore Adam Mosseri, più che di un reale social si tratta di un’estensione di Instagram. Infatti, per iscriversi a Thread basterà scaricare l’applicazione tramite il proprio store e accedere con le credenziali del proprio account IG.
Il meccanismo è lo stesso di Twitter: quello dei thread, dei fili di conversazione che vengono iniziati da un utente e ripresi liberamente dagli altri tramite repost e citazioni. Tramite Thread sarà possibile interagire sia con la propria cerchia di contatti importata da Instagram, sia seguirne di nuovi. Tutti i contenuti (prevalentemente testuali, a differenza del classico Instagram) convergeranno all’interno del nostro news feed, che potremmo scrollare alla ricerca di nuovi spunti di conversazione.
Oltre a creare contenuti originali (con testi fino a 500 parole, foto, e video fino a un massimo di 5 minuti), sarà possibile importare contenuti provenienti da altri social. Questa funzionalità si inserisce perfettamente nella logica del fediverso tanto cara a Zuckerberg: si tratta di un modo nuovo di pensare al web come universo federato dove i social, pur rimanendo indipendenti, comunicano e si interconnettono l’uno con l’altro creando un’esperienza continuativa e immersiva.
Threads è già stato lanciato in 100 paesi. In questa lunga lista, però, manca l’Italia che, insieme agli altri paesi UE, non ha ancora accesso al social per motivi legati alla privacy. Tuttavia, questo non ha fermato gli utenti europei: i più curiosi sono comunque riusciti ad accedere a Threads bypassando il blocco, per dare un’occhiata al social nell’attesa che esso diventi disponibile nei nostri store.
Sebbene per noi utenti italiani Threads sia ancora un’incognita, negli altri paesi va già a gonfie vele, tanto che il responsabile Adam Mosseri sta già pensando ai prossimi aggiornamenti.
Tra le possibili novità che incuriosiscono maggiormente c’è l’archiviazione automatica dei thread, che durerebbero solo 30 giorni. Come sottolineato proprio tramite un thread da Mosseri, questo potrebbe influenzare il comportamento delle persone, permettendogli di essere più spontanee – per intenderci, come nelle stories su Instagram che durano solo 24 ore – senza il vincolo della persistenza dei contenuti in rete.
Altra novità che arriverà presto è la navigazione per hashtag: proprio come su Twitter, sarà possibile ricercare specifici hashtag (o cliccare su quelli che incontriamo nel nostro feed) per vedere tutto ciò che la gente dice su un determinato argomento.
Nonostante sia stata lanciato da pochissimo, Threads ha già fatto il botto, raggiungendo numeri che lo stesso Zuckerberg ha definito ben oltre le sue aspettative: più di 100 milioni di download in appena 5 giorni, a cui è corrisposto un notevole calo di utenza su Twitter. Questo lo rende una minaccia concreta per Twitter, che dall’avvento di Elon Musk sta perdendo non pochi consensi, molti dei quali legati ai drastici cambiamenti messi in atto dal CEO.
Insomma, diventa sempre meno improbabile immaginare un futuro monopolio dei social da parte di Meta che, con questa mossa, potrebbe dare il colpo di grazia a Twitter, sottraendogli un’importante quota di utenti. Quali sogni saranno infranti? Quelli di Musk o di Zuckerberg?
Alice Maria Reale
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.