The Young Pope è una serie tv ideata e diretta da Paolo Sorrentino e trasmessa su Sky Atlantic per la prima volta il 21 ottobre 2016. Lenny Belardo, giovane cardinale italo-americano, viene eletto inaspettatamente pontefice a causa di un mancato accordo in sede di conclave tra riformisti e conservatori. Il personaggio interpretato da Jude Law, uomo apparentemente inesperto e dal carattere mite, sembra ai cardinali una figura facilmente manipolabile, che avrebbe poi fornito un volto nuovo e mediaticamente efficace. Papa Pio XIII (come deciderà di essere chiamato da pontefice il cardinale Belardo) è però tutt’altro che l’uomo del compromesso e si rivelerà un sovrano dispotico e fermo nelle sue decisioni, a tratti indecifrabile, e che farà di tutto per portare a compimento il suo piano di riforma della Chiesa.
«Ci siamo dimenticati di Dio»: saranno queste le parole che risuoneranno fragorose nell’eco di Piazza San Pietro durante la prima omelia di Pio XIII ai fedeli, il quale decide di non mostrare il proprio volto come simbolo di una Chiesa che dovrà mettere da parte l’accoglienza e la tolleranza, in cambio dell’intransigenza e dell’inaccessibilità. La ricerca di Dio dovrà costituire un viaggio solitario e doloroso, lo stesso dolore che il giovane pontefice ha patito per tutta la sua esistenza alla ricerca dei genitori scomparsi, che lo abbandonarono appena nato sulla soglia dell’ orfanotrofio di suor Mary: figura centrale nel vissuto del piccolo Lenny. Il protagonista della serie sarà tormentato, sia da sveglio che in sogno, dalla visione astratta dei genitori che svaniscono nel paesaggio di Venezia. Pertanto, è semplice comprendere la crucialità del tema della ricerca, tipico della produzione sorrentiniana; l’assenza delle due figure di riferimento sarà quindi per Belardo un motivo di dissidio, che lo porterà a compiere scelte estreme, ad essere un padre assente per i suoi fedeli, cosicchè tutti possano capire cosa significhi essere lasciati e dimenticati, abbandonati senza una ragione.
«Un prete non cresce mai perché non può diventare padre, sarà per sempre figlio»: il ritratto di Pio XIII è quindi un’immagine infantile, controversa, in possesso di una saggezza indotta dal cinismo della vita; un uomo che sfrutterà il suo potere per realizzare il suo disegno, che porti ogni fedele a trovare Dio. Il Papa di Paolo Sorrentino è quindi un soggetto fortemente caratterizzato, dallo sguardo di ghiaccio e dal carisma sottile e pungente, motivo per il quale la serie ha raggiunto in poche settimane una notorietà senza precedenti. The Young Pope è quindi un’idea di intrattenimento moderna ed efficace, che ha saputo conciliare il sacro e il profano senza scadere nella volgarità; la riflessione e l’ironia senza banalità; la tradizione della Santa Sede con la modernità di un pontefice che beve Coca Cola, ascolta i Daft Punk e ama l’arte di Bansky. I fan attendono già l’annuncio della seconda stagione e questo nuovo esperimento dell’Italiano vincitore del premio Oscar si può dire più che riuscito.
Francesco Laneri
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