Il segreto della crescita della filiera del gioco legale è tutto in un pubblico sempre più vasto, eterogeneo e sparso ovunque nella penisola. Il settore del gambling è infatti una voce sempre più importante dell’economia nazionale, in grado di attirare investitori, di generare profitti e di sostenere le casse dell’erario attraverso gettito fiscale e imposte.
Tutto questo è merito anche di una doppia articolazione del gioco, che si divide nel segmento online e in quello terrestre. Come si legge su Giochi di Slots, “In Italia sono presenti quasi 10 mila punti vendita di scommesse sportive, legate a 214 diversi concessionari. Sono invece più di 50 mila le sale AWP, che garantiscono lavoro a oltre 150 mila professionisti. Gli apparecchi di gioco invece ammontano a 256 mila mentre le VLT sono 54 mila”. Numeri importanti, questi, che lasciano anche intendere un sistema di controllo e di monitoraggio che rende la filiera sicura e protetta, così da tenere a bada il ritorno pericoloso del gioco illegale e soprattutto per avere sempre sotto la lente d’ingrandimento le attività delle diverse regioni. A proposito, qual è la situazione del gioco d’azzardo nella nostra area?
“In Calabria gli esercizi con AWP sono quasi 2 mila, mentre le sale VLT si aggirano intorno ai 144. Dati più alti in Sicilia, che invece può contare 3.200 esercizi con AWP e più di 250 sale VLT. Da non sottovalutare, però, anche la filiera online che vede queste due regioni detenere quasi il 15% di tutti i conti online aperti in Italia”, ci spiega Silvia Urso della redazione di Giochi di Slots.
Per quanto riguarda il segmento online merita un’analisi particolare il report stilato dal Sapar, Servizi Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative, che ha evidenziato il rapporto tra giovani e gioco sul web. Il primo dato da cui si parte è la statistica dei ragazzi che dichiarano di non aver mai giocato in vita loro: se nel 2021 era il 94% adesso si è scesi all’87%. Altro dato interessante è quello che riporta l’aumento, dal 4 al 7%, dei ragazzi che dicono di giocare da 1 a 12 volte all’anno. Dal punto di vista geografico si gioca soprattutto nel centro Italia, con il 6% dei giovani che ammettono di scommettere una o più volte alla settimana, mentre nel sud la percentuale è ferma all’1%. Restando sempre al meridione, il 90% dei ragazzi dice di non aver mai giocato online, contro l’85% del resto d’Italia.
È da queste statistiche che si deve partire per conoscere meglio il fenomeno del gioco d’azzardo pubblico e legale. E per mettere in sicurezza le fasce più deboli della popolazione e quelle più vulnerabili. Come, ad esempio, quella dei nostri ragazzi.
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