I Millennials sono cresciuti in un’epoca di media e giochi digitali e vedono il mondo attraverso la finestra dei loro smarthpone. Le slot machine tradizionali ci fanno pensare alle immagini “sbiadite” di vecchi film mai passati di moda tra cui Casino, Rain Man o Paura e Delirio a Las Vegas, il che ci riporta indietro al modello tradizionale, in cui il giocatore è visto come un atomo isolato e tenta la fortuna innanzi ad un macchinario. Oggi lo scenario è mutato radicalmente, la tecnologia in nostro possesso ha consentito soprattutto ai più giovani di optare per i giochi digitali con l’ausilio dei loro smartphone e tablet, dove a farla da padrone non è la mera fortuna bensì una certa dose di abilità utilizzata per competere con altri giocatori online. Le dinamiche cosiddette social dei giochi digitali risultano meno alienanti rispetto a quelle tradizionali, grazie all’interattività, ma ciò non significa restare totalmente al riparo da possibili problemi di ludopatia, qualora non si prendano le giuste contromisure.
Un numero sempre crescente di ragazzi, infatti, per la smania di rapidi e facili guadagni nonché permeati dallo stereotipo sociale che ci vuole “tutti belli, ricchi e famosi”, si fa attrarre dai giochi online. Nell’arco del 2016 si è registrato un boom del gaming per una spesa che ha superato il miliardo di euro e la fascia maggiormente coinvolta risulta essere quella 25-34 che rappresenta il 29% sul totale. Tuttavia secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale dell’Adolescenza in un campione di ragazzi tra i 14 e i 19 anni il 13% utilizza i giochi digitali mentre si abbassa sul campione 11-13 anni.
Il recente studio realizzato dall’Osservatorio Young Millennials Monitor di Nomisma ha preso invece in considerazione un campione di giovani tra gli 11 e i 19 anni e da questo campione emerge che un giovane su due è tentato dai giochi digitali, ma soltanto una percentuale cospicua pari al 17% ne ravvisa i potenziali rischi, tuttavia la legislazione continua a regolamentare questo tipo di attività in modo da tutelare i più giovani dai rischi interconnessi con le dipendenze. Lo stesso studio sostiene che i ragazzi dai 14 ai 19 punta del denaro, ma sono soprattutto i maschi che costituiscono una percentuale pari al 59% rispetto al 38% delle ragazze. Questo non è un dato fine a sé stesso, perché è anche il retroterra culturale a fare la differenza, infatti laddove una famiglia è avvezza al gioco digitale, la percentuale dei giovani giocatori si attesta al 64% rispetto al 9% delle famiglie in cui non si pratica alcun tipo di attività connessa al gioco online.
Nelle scuole secondarie superiori il 17% degli studenti tende a giocare almeno una volta alla settimana e, nella maggior parte dei casi, rappresenta solo un passatempo occasionale che non va ad intaccare i ritmi della vita quotidiana, infatti un 11% gioca una volta al mese, mentre il restante 21% sostiene di giocare di rado. Nella classifica dei giochi digitali più gettonati dai giovani vi è Lucky Lady’s Charm Deluxe. È comunque importante istruire i ragazzi sui possibili rischi ed un ruolo chiave è giocato appunto dalla famiglia, che ha il dovere di monitorare i comportamenti dei propri figli, evitare che inseriscano i propri dati personali e non utilizzino carte di credito o prepagate senza adeguata supervisione.
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