I giochi di carte sono il fulcro del divertimento nel casinò. Certo, le slot e la roulette vantano sempre un grande seguito, ma le attrazioni come il poker o il blackjack sono forse più rappresentative e popolari, tanto che in qualche caso vengono organizzate partite di carte ai casinò per beneficenza. In particolare, il poker ha conosciuto un’importante diffusione in vari Paesi, dove si sono sviluppate più varianti. Gli antichi marinai erano soliti giocare a carte per passare il tempo e quando incontravano una nuova popolazione quest’ultima finiva sempre col cambiare qualche regola, dando vita a versioni alternative del gioco.
La più nota di queste è indubbiamente il Texas Hold’em, in cui i giocatori ottengono inizialmente solo 2 carte a testa. Insieme alle 5 “community cards” (3 Flop, una Turn e una River) scoperte dal banco si forma così il punteggio di ogni giocatore. Anche il valore delle combinazioni delle carte cambia: il “full”, ad esempio, è più importante del “colore”, differentemente al poker all’italiana a 5 carte. Nel Texas Hold’em, inoltre, nessun seme vale più dell’altro ed è possibile concludere una partita con un pareggio.
Un derivato del Texas Hold’em è invece l’Omaha, che presenta un paio di differenze: le Hole Card sono 4 e non 2 e ogni partecipante deve impiegare almeno un paio delle carte personali per costituire il proprio punteggio, utilizzando soltanto 3 carte comuni. Basta un solo mazzo per avviare una partita e ogni mano consiste in 4 giri di puntate. Ogni giocatore riceve 4 carte coperte e dopo aver scartato una carta dal mazzo il banco gira 3 carte comuni sul tavolo. Dopo ogni giro di puntate, il procedimento si ripete finché i giocatori non utilizzano 2 delle carte coperte e 3 di quelle comuni per ottenere la miglior mano di 5 carte da poker, così da vincere il piatto.
Invero, le varianti del poker possono essere molto numerose e forse non sono precisamente quantificabili. In ogni caso, è possibile racchiuderle in delle determinate categorie. Il Texash Hold’em e l’Omaha rientrano nel communiti card poker, ma esistono anche il draw poker e lo stud poker. Nel draw poker si ricevono 5 carte al termine di ogni giro è consentito cambiare le proprie carte, che sono sempre coperte. Le scommesse vengono dichiarate ancora prima di ricevere le carte. Nello stud poker, invece, almeno una carta deve essere scoperta. Ad esempio, nel 7 card stud i giocatori ricevono 7 carte: 2 sono coperte e una è visibile da subito, mentre nei 3 giri seguenti si ottengono 3 carte scoperte e infine un’ultima carta coperta. Chi vuole fare all in è tenuto a esibire le carte agli altri.
Molte di queste versioni particolareggiate del poker sono disponibili anche sulla rete. L’espansione del gioco online ha favorito soprattutto negli ultimi anni le competizioni professionistiche, in quanto i giocatori più abili si sono ritrovati con l’opportunità di allenarsi e fare pratica in ogni momento, senza dover necessariamente frequentare delle sale. Per chi vuole aspirare a giocare con maestria tra amici può essere sicuramente d’aiuto scoprire le gesta dei campioni, ad esempio conoscere chi era il grande giocatore di poker Phil Ivey, o seguire qualche partita delle Wolrd Series of Poker. E chissà che in futuro non nasca qualche altra variante ancora di questo gioco, però…
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