13 Ottobre 2016 ‒ Nel giorno in cui il mondo piange la scomparsa di Dario Fo ‒ il sommo giullare autore de Il mistero buffo, uomo di grande impegno culturale, politico e civile che ha segnato la storia della cultura italiana e internazionale ‒ al puzzle delle più grandi figure che hanno influenzato il patrimonio culturale del mondo si aggiunge il nome di Bob Dylan, premio Nobel per la letteratura 2016.
Nato con il nome di Robert Allen Zimmerman, a 75 anni vanta una serie di riconoscimenti musicali e non solo, a livello mondiale ed oggi, per il potere della sua musica e per la poesia dei suoi testi, riceve il premio Nobel per la letteratura che lo consacra come il primo musicista rock a essere insignito di un riconoscimento di solito dedicato ai grandi della letteratura. L’accademia di Svezia glielo consegna proprio «per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione musicale americana».
L’artista è considerato non solo uno dei più celebri cantautori della storia musicale americana nella seconda metà del Novecento, ma con le sue canzoni si pone come riferimento della controcultura di tutto il mondo. Bob Dylan, scrittore e poeta, ma anche attore, scultore, pittore, è senza dubbio una delle più importanti figure della cultura pop folk degli ultimi 50 anni. Da Blowin’ in the Wind a Like a Rolling Stones, da Knockin’ on heaven’s door a Hurricane da Just like a woman a When the deal goes down, le sue note e le sue poesie saranno sempre incise nella memoria e rimarranno tra i più grandi successi di sempre.
«Vorrei dire che non è mai troppo tardi, è una notizia che mi riempie di gioia…» con queste parole, il celebre cantautore italiano Francesco De Gregori ha elogiato Bob Dylan, «Il Nobel assegnato a Dylan – ha affermato – non è solo un premio al più grande scrittore di canzoni di tutti i tempi, ma anche il riconoscimento definitivo che le canzoni fanno parte, a pieno titolo, della letteratura di oggi e possono raccontare, alla pari della scrittura, del teatro e del cinema il mondo e le storie degli uomini».
Nancy Censabella
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