Un lutto nelle ultime ore ha colpito il mondo della musica italiana. Si è spento a soli 76 anni nella sua residenza di Milo, sulle più alte pendici dell’Etna, il cantautore Franco Battiato, nativo di Riposto, nella provincia di Catania. Il decesso è arrivato dopo una malattia che lo aveva colpito da diverso tempo, conseguente a una frattura al femore che lo aveva costretto a stare a casa per parecchio e a non apparire più in pubblico. Lo scorso marzo, in occasione del suo 76° compleanno, era stato ripubblicato il suo album del 1981 La voce del padrone.
I suoi funerali, come detto dalla sua famiglia al momento della sua morte, assieme ai ringraziamenti per l’affetto mostrato dai personaggi della musica e dello spettacolo, verranno svolti in forma privata. Durante la sua lunghissima carriera musicale Battiato ha mischiato diversi generi, una caratteristica che rende difficile metterlo all’interno di un genere ben preciso. Il suo apporto è stato fondamentale anche per campi come il cinema e la pittura e brani come La cura, Centro di gravità permanente e Voglio vederti danzare resteranno indelebili per sempre.
All’interno della sua produzione musicale trovano spazio il pop e il rock fino ad arrivare all’elettronica, al genere etnico e persino alla lirica. Il suo impegno nel mondo del cinema si è mostrato nella direzione di film come Perdutoamor e Musikante su Ludwig van Beethoven, quest’ultimo presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
Da giovane aveva abbandonato la Sicilia per dare il via alla sua carriera musicale a Milano, alla corte della grande editoria musicale di quel periodo in Galleria. Durante la sua storia di artista non ha mai però rinnegato l’amore per la Sicilia, per la quale ha sempre fatto sentire la sua vicinanza soprattutto riguardo ai noti temi sociali. Una dimostrazione di ciò è il brano Stranizza d’amuri. Era stato assessore al Turismo della Regione Siciliana per qualche mese durante la giunta capitanata da Rosario Crocetta.
Giuliano Spina
fonte foto: Rebendeviaregia
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