Non ci sono più dubbi: la rivoluzione delle spunte blu è iniziata. Dopo la tanto criticata scelta di Elon Musk di introdurre gli abbonamenti su Twitter per concedere il badge del verificato, anche Zuckerberg ha seguito le sue orme. Presto arriverà su Facebook e Instagram il primo piano di abbonamento, Meta Verified.
Ricordate i tempi in cui sulla homepage di Facebook si leggeva lo slogan “Gratuito, e lo sarà per sempre”? Correva l’anno 2008, e da allora nel mondo dei social è cambiato molto… non a caso, pochi anni fa, lo slogan è scomparso. Promessa infranta? Non esattamente. Facebook continuerà a garantire l’iscrizione gratuita, ma introdurrà per la prima volta nella storia un piano di abbonamento che permetterà di ricevere particolari benefit: si chiama Meta Verified. Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta.
Il nuovo servizio Meta Verified renderà le tante ambite spunte blu – finora riservate a celebrità e personaggi pubblici – accessibili a tutti… o, almeno, a chi è disposto a pagare per averle. Ma non è tutto. Oltre alla spunta blu, che permetterà di identificare inequivocabilmente il nostro account Facebook e Instagram (tenendoci alla larga dagli odiosi profili fake), il pacchetto Verified comprenderà ulteriori benefici:
Il servizio sarà accessibile a chiunque sia disposto a pagare per averlo. Questo sembra andare contro l’idea originaria di spunta blu, che è sempre servita agli utenti per orientarsi nei social, contraddistinguendo i profili ufficiali dei personaggi pubblici, da sempre soggetti privilegiati del phishing.
Tuttavia, Meta ci tiene a rassicurare i suoi utenti, sottolineando che per usufruire del servizio si dovranno soddisfare dei rigidi prerequisiti. Innanzitutto occorre avere 18 anni. I minorenni – pur potendo iscriversi al social a partire dai 13 anni – dovranno aspettare la maggiore età per diventare utenti verified. Inoltre, prerequisito essenziale per sottoscrivere l’abbonamento, bisogna fornire il proprio documento di identità in corso di validità. In questo modo si annulla il rischio di impersonificazione indebita e phishing, mantenendo la storica affidabilità delle spunte blu.
Per il momento non sono state date indicazioni per quanto riguarda account business e aziende, che sembrerebbero esclusi dal servizio.
In base a quanto dichiarato da Meta, non ci saranno modifiche per chi ha già ottenuto la spunta blu in base ai vecchi criteri. Quindi, chi ha già un profilo verificato, non deve temere alcuna revoca.
Il servizio sarà usufruibile tramite abbonamento mensile: il prezzo di partenza è fissato a 11.99$ per la versione web, fino ad arrivare a 14.99$ per gli acquisti tramite app store (sovrapprezzo dovuto alle commissioni richieste da Google e Apple per gli acquisti in-app).
Per il momento il servizio è ancora in fase di test, ed è stato lanciato da pochi giorni in versione beta. In base a quanto dichiarato dal CEO Zuckerberg, Meta Verified arriverà a breve in Nuova Zelanda e Australia, presumibilmente già dalla prossima settimana. Si aspettano ancora aggiornamenti per l’Italia.
Insomma, il piano Verified creerà una sorta di élite di utenti privilegiati. Il web è diviso: c’è chi critica la scelta di Meta etichettandola come antidemocratica ma c’è anche chi apprezza la possibilità di poter avere una sorta di “assicurazione” sui propri account. D’altronde, rispetto agli albori della carriera di Zuckerberg, oggi il modo di approcciarsi ai social è drasticamente cambiato. Basti pensare che solo su Instagram i profili business attivi sono oltre 200 milioni. In questa prospettiva risulta comprensibile la volontà di trattare in modo diverso utenti con finalità diverse.
In ogni caso, non è casuale che una scelta del genere arrivi proprio in un momento di grande crisi per Meta. Dopo l’azzardato investimento nel metaverso e il crollo del numero di utenti di Facebook, la società di Zuckerberg non viene da un trimestre roseo. Questa funzione permetterà senza dubbio di avere degli incassi extra che potrebbero essere determinanti nel futuro delle sue piattaforme. Secondo le stime riportate da MarketWatch Meta Verified potrebbe raggiungere 12 milioni di iscritti entro la fine del 2023, numero sensibilmente maggiore rispetto a Twitter.
Alice Maria Reale
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.