Il fenomeno mediatico della Casa di Carta è stato indubbiamente di grande impatto. Pochi pensavano, però, che la serie prodotta in esclusiva da Netflix potesse superare un mostro sacro delle Serie TV come Il Trono di Spade. Il prodotto di HBO, giunto alla sua conclusione con l’ottava stagione nel 2019, è stato superato con numeri di tutto rispetto da parte della banda del professore.
L’analisi è stata eseguita da Parrot Analytics: un’azienda che si occupa di indagare sulle performance di ogni contenuto televisivo e multimediale, a prescindere dalla piattaforma di trasmissione. Straordinari, entrando più nello specifico, alcuni dati di questa indagine. Il primo è quello relativo alle c.d. binge session: la percentuale con cui gli utenti guardano più episodi di fila. Ebbene, nella settimana che va dal 30 Marzo al 5 Aprile la sola Casa di Carta ha raggiunto il dato straordinario del 16,75%. Strabiliante se si considera che la quarta discussa stagione è uscita il 3 Aprile e che dunque il risultato che vi abbiamo riportato è stato ottenuto in soli un tempo ridottissimo.
Sicuramente la quarantena ha fatto la sua parte: con milioni di utenti rinchiusi in casa (specie nel week-end) è facile che un’intera stagione venga liquidata in meno di 48 ore. Altro dato incredibile è la richiesta: considerando un periodo più breve (il weekend che va dal 3 al 5 aprile) mai nessuna Serie TV è stata richiesta a livello globale come la Casa di Carta. Più nello specifico il prodotto Made in Spain ha ricevuto un’ammontare di richieste 30 volte superiore a quelle per colossi come Il Trono di Spade, The Walking Dead e Brooklin Nine-Nine. Vere e proprie pietre miliari della televisione.
A proposito di “Made in Spain“: sorprendentemente non è in terra iberica che la Casa di Carta viene maggiormente apprezzata. Gli utenti spagnoli, infatti, vengono superati (e di gran lunga) dai fan filippini, statunitensi, francesi e italiani.
E fa specie commentare questo grandissimo risultato da parte del “Profesor” e della sua banda se si pensa all’epilogo che poteva avere la Casa di Carta ai suoi albori: dopo la prima stagione, furono tantissimi gli spagnoli che chiesero la cancellazione dell’intera serie. E va considerato anche e soprattutto che la prima stagione è solo una parte del colpo alla Zecca di Stato che ha fatto innamorare milioni di telespettatori in tutto il mondo.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»