Gli Imagine Dragons tornano dopo un anno dalle scene musicali per presentare la seconda parte del doppio album Mercury, ovvero Mercury – Act 2.
Il primo luglio, quindi, il quartetto di Las Vegas completa ciò che volutamente in questi casi si lascia ‘in sospeso’, i concept album composti su più dischi. Sì, perché se Mercury – Act 1 è il quinto disco della band, Mercury – Act 2 è il sesto. Il primo atto dell’album affrontava i temi come la morte e sugli stati di shock che può provocare, il secondo atto, invece, riguarda il post-lutto.
Risvegliarsi il giorno dopo realizzando che ciò che amavi e a cui tenevi non c’è più, e della reazione alla quale può portare.
E se la prima parte riguardava uno stato d’animo interiore, più introspettivo; questa seconda parte riguarda l’aspetto esteriore, più incline all’estroversione. Quindi a realizzare la realtà intorno a sé con giudizio soggettivo e a mostrare, quindi le proprie reazioni.
Entrambi i dischi sono stati prodotti da Rick Rubin, scelto come produttore esecutivo.
La cover di Mercury – Act 2
In questo concept, compreso anche Mercury – Act 1, gli Imagine Dragons hanno provato ad inserire tutti i generi sperimentati fino a questo momento creando un prodotto adatto a tutti gli ascoltatori.
I temi trattati riguardano la convivenza del dolore di una perdita. La depressione sicuramente è uno degli argomenti più trattati, soprattutto quando ci abbandona una persona a noi vicina.
Il desiderio di essere trasportati dalle onde del mare, cercando di colmare quel senso di smarrimento il quale ci lascia avvicinare poi alla fede.
Anche l’uso della musica ha un ruolo fondamentale, soprattutto in senso metaforico. Anestetizza il dolore per poter ritrovare la voglia di vivere. I pensieri più bui avanzano velocemente e bisogna trovare una soluzione per poterli scacciare.
Diciotto tracce in cui la band riesce egregiamente a descrivere emozioni che il soggetto non riesce più a nascondere ma che ha bisogno di mostrarle per poter andare avanti.
Sul piano musicale, gli Imagine Dragons non sono cambiati; le solite sonorità synth pop mischiate al rock elettronico. Alcuni brani sembrano composti appositamente per poter essere utilizzati sulle spiagge. Altri invece, proprio come i temi trattati, offrono delle metriche più ricercate e malinconiche, con la voce di Dan urlata in stile punk rock anni ’70/’80 per dare all’album quel tocco di disperazione in più e rendere tutto più tragicamente reale.
Mercury – Act2 è sicuramente uno degli album più interessanti di questo 2022.
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.