MILANO – Classe 1970, Pierugo Giorgini (in arte YuX) nasce a Palmanova e si trasferisce dopo il diploma a Milano, per cominciare il proprio percorso universitario e artistico. In occasione della mostra a lui dedicata e che si terrà a partire dal 2 febbraio presso la galleria Pisacane Arte di Milano, YuX ha risposto ad alcune domande per Voci di Città.
Cosa rappresenta lo pseudonimo YuX?
«Lo pseudonimo YuX è nato durante il mio primo anno di università allo IED, nel ’90, quando i miei amici più stretti hanno cominciato ad accorciare PierUgo in Ugo e a storpiarlo in uno slang inglese, che suonava Iughs. Poi, piacendomi come suonava, ho deciso di mantenerlo come soprannome e di trasformarlo in YuX come firma artistica!»
Da dove è nata la tua passione per l’arte?
«La passione per l’arte credo sia insita in me dalla nascita e si sia sviluppata, in seguito, grazie alle mie esperienze di vita. Figlio unico, già da piccolo appassionato di giochi e di manualità, inventavo da solo i miei passatempi: disegni, letture di fumetti, soldatini, lego, cartoni animati e così via mi hanno accompagnato nel corso dell’infanzia. Il colpo di fulmine è arrivato con il fumetto, passione che ho coltivato nel tempo e che, dal liceo artistico fino al corso universitario di Pubblicità allo IED, è diventata un punto di riferimento, approfondito poi attraverso l’arte pittorica. Ed ecco che oggi il mio stile artistico raccoglie il mio fumetto, la street art, l’arte del riciclo, la pop art e le influenze di alcuni grandi del passato, in un’unica formula definita “espressionismo pop”».
Parlaci dei tuoi studi.
«Sono nato a Palmanova, ma fino ai 18 anni ho vissuto a Pordenone, dove ho frequentato il liceo artistico. Dopo il diploma, volendo specializzarmi in qualcosa di più particolare rispetto a un percorso accademico artistico o di architettura (e pensando anche alle mie attitudini creative), ho proposto ai miei genitori, Gloria e Giorgio, di potermi iscrivere presso una scuola che mi formasse come art director in pubblicità. Così, mi sono trasferito a Milano per seguire il corso parauniversitario di Pubblicità allo IED».
Perché hai scelto di esprimerti attraverso la pittura?
«Bella domanda! All’inizio, esprimermi attraverso la pittura non era la mia idea principale, in quanto al liceo artistico non usavo spesso il pennello – lo trovavo limitante per il mio stile fumettistico. Lavoravo principalmente con chine, grafite, matite colorate, pastelli e pennarelli. Ancora meno allo IED, dove usavo spesso i pantoni, lavorando su storyboard e layout. Ma, negli anni ’90, Milano era un contenitore di graffiti e street art, mostre e fermenti artistici: ciò ha acceso in me la passione per bombolette spray, colori acrilici e sperimentazione su materiali vari, compresi quelli riciclati per strada. Così, l’energia del colore con la materia, mista alla creatività che stavo arricchendo tramite queste esperienze di vita milanese, mi hanno letteralmente folgorato, portandomi ad esprimere la mia arte attraverso la pittura, di anno in anno, senza riuscire più a smettere!»
Quando hai cominciato la tua attività lavorativa?
«La mia attività lavorativa ha avuto inizio nei primi anni ’90, presso il reparto creativo di un’azienda orafa di Milano, la “Pomellato”. Le mie funzioni, con mio grande divertimento, erano legate a grafica, progetti di vetrinistica e allestimento di eventi promozionali del marchio. In questo contesto, l’arte era solo un passatempo notturno o del weekend: per anni, è per me rimasta un doppio percorso parallelo. Eppure, anche se il tempo dedicatole era poco, cercavo di mantenere un ritmo sempre intenso nel praticarla. Perciò, nel corso del tempo, ho portato avanti i miei esperimenti artistici, provando anche ad utilizzare nuovi materiali, come lo stucco su superfici diverse. Verso il 2000, poi, ho cambiato azienda, cominciando una collaborazione con “Pasquale Bruni” (gioielleria), ma mantenendo stavolta un rapporto più libero. Questo mi ha permesso di dedicarmi sempre più alla mia arte e di farla diventare una vera attività lavorativa, con tanto di mostre e collaborazioni di vario tipo».
Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso i tuoi quadri?
«Io credo nella “arte di saper giocare con l’arte”, il cui significato nasce dalla voglia di vedere la vita sotto il suo profilo più curioso e comico: dagli oggetti ai volti, dalle immagini ai segni, dalla materia alla fantasia. Raccolgo l’ispirazione per realizzare icone, personaggi fiabeschi e animali grazie al mio espressionismo pop, espresso in chiave ironica e grottesca. Il messaggio che vorrei far cogliere alla gente consiste nel fatto che l’arte di YuX è divertente e goliardica, ma anche impegnata e sottile; che il colore è energia, ma anche movimento, e che è curiosità, ma anche foriero di riflessioni; che ogni personaggio e figura è animata dalla voglia di esprimersi e di raccontare una vitalità comunicativa unica e sociale».
Dal 2 febbraio si terrà una mostra a te, dedicata presso la galleria d’arte contemporanea Pisacane Arte di Milano. Ce ne puoi parlare?
«Dal 2 al 27 febbraio, con la collaborazione della galleria “Pisacane Arte” e in particolare del dott. Ungaro, inauguro la mia stagione artistica 2016 con la personale “Made by YuX”, presentazione di una serie di opere legate alle principali tematiche che oggi continuo a trattare e che considero miei filoni artistici principali: “I Soggetti Smarriti”, ovvero personaggi tratti dal passato, da fiabe o da sogni, che costituiscono un insieme di volti e figure divertite, ripresentate con una nuova espressività e ricche di fantasia, per un pubblico più curioso; “Fatti di…YuX”, cioè manifesti di personaggi famosi passati e presenti, dipinti e incorniciati dentro pennellate di smalto nero, per essere rappresentati attraverso le loro caricature più simboliche e idealizzati con giochi ironici di messaggi comunicativi; “Fish & Fly”, nello specifico pesci e germani reali che ho scelto in questi anni come amici animali, al fine di raccontare il movimento in banchi e in branco di forme di vita colorate, con caricature divertenti e divertite che, muovendosi tra tele e sagome in alluminio, sono libere di esprimersi e di riempire il nostro spirito di energia e movimento; infine, a completare la mostra, “I Retouché”, copie di alcune opere originali, rese uniche da miei personali ritocchi».
Che progetti hai per il futuro?
«I miei progetti per il futuro si legano alla collaborazione con la galleria “Pisacane Arte”, attraverso una serie di proposte artistiche che, oltre alle mie, proseguiranno con una mostra da “Bryan & Barry” e presso la fiera “Affordable art fair”, site a Milano. A marzo verrà trasmessa nei canali televisivi giapponesi l’intervista di YuX e il legame che la sua arte ha con il cibo italiano e, successivamente, nel mese di giugno, parteciperò al “Festival International d’Arts Nature Coeur du France”. Nel frattempo, ovviamente, non si fermeranno le integrazioni di nuovi personaggi nel filone “Fatti di… YuX” e, in cantiere, ci sono già nuove opere che comporranno un insieme di altre sorprese creative!»
Vi ricordiamo che la galleria d’arte contemporanea Pisacane Arte di Milano si trova in via Carlo Pisacane numero 36. Adesso, non ci resta che immergerci nell’arte “non convenzionale” di YuX, dal 2 al 27 febbraio, assaporando il mix che riescono a creare i suoi colori e materiali, grazie ai quali lo spettatore entra in contatto con una visione particolarmente goliardica della vita.
Martina Lo Giudice
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