Dopo quasi 25 anni dal primo film del 2001, divenuto ormai un cult generazionale, Bridget Jones fa il suo ritorno nelle sale italiane con il nuovo capitolo della saga, dopo l’anteprima di San Valentino il 14 febbraio.
Vedremo quindi la bravissima Renèe Zelwegger rivestire di nuovo i panni dell’amata protagonista in Bridget Jones: Mad About the Boy (Bridget Jones: Un Amore di Ragazzo). La pellicola di Michale Morris sarà disponibile in tutte le sale italiane dal 27 febbraio 2025.
Bridget Jones 3 (Bridget Jones’s Baby) termina con la scoperta dell’identità del padre del bambino che porta in grembo, che avrebbe potuto essere l’interesse amoroso di lunga data Mark Darcy (Colin Firth) o il suo amante più recente, Jack Qwant (Patrick Dempsey). Alla fine il padre è Darcy, con cui Bridget finalmente si sposa, mentre Jack è tra gli ospiti del grande evento. Ma poi, proprio alla conclusione del film, viene mostrato un titolo di giornale che riporta che Daniel Cleaver (Hugh Grant), da sempre rivale di Mark nei capitoli precedenti, che si pensava fosse morto, in realtà è vivo e vegeto.
Il nuovo progetto nasce sulla base del quarto ed ultimo capitolo dell’omonima serie di libri scritti dalla giornalista inglese Helen Fielding. Bridget Jones: Un Amore di Ragazzo nasce dalla vera esperienza dell’autrice, che ha infatti perso prematuramente il marito, Kevin Curran, nel 2016, rimanendo sola a crescere i loro figli.
Dopo quello che sembrava un lieto fine definitivo in Bridget Jones 3, il film si apre con la premessa che lo storico protagonista maschile dei precedenti episodi, l’avvocato dei diritti umani Mark Darcy, ci ha già lasciati da quattro anni. Ucciso in una missione umanitaria in Sudan. Ma tutti i fan di Darcy possono consolarsi poiché la sua morte è celebrata come merita e dona un senso profondo alla vicenda, dando una sfumatura più matura e commovente delle avventure di Bridget Jones.
Bridget Jones non lavora più e si dedica ai figli. Billy, il più grande, ha 10 anni e ha potuto avere il padre solo per poco, e combatte una lotta interiore per non dimenticarlo. Mabel, la più piccola di 6 anni, è la copia di Bridget.
Ogni mattina è una corsa contro l’orologio per arrivare puntuali a scuola, tra incendi che scoppiano in cucina e la mamma che esce in pigiama, proprio come ci si aspetterebbe dalla nostra Bridget, che oltre al lutto del marito affronta anche la perdita del padre.
Un equilibrio già instabile che presto verrà scombussolato dall’incontro con il giardiniere ventinovenne Roxster (Leo Woodall), e l’insegnante di scienze del primogenito, Scott Wallaker (Chiwetel Ejiofor), i quali entreranno forse a far parte di un nuovo triangolo amoroso?
Secondo alcune fonti, la trama potrebbe quindi concentrarsi su nuove sfide personali e professionali per Bridget, mantenendo però lo stile leggero e ironico che ha sempre caratterizzato la serie.
L’attrice protagonista Renée Zellweger anche questa volta sfoggiale sue doti attoriali che, quasi come un’equilibrista, riesce a rimanere perfettamente a metà tra l’ironia più dissacrante e il dolore lasciato dalle ferite della vita.
In alcune interviste l’attrice ha spiegato: “Il personaggio di Bridget si trova in una fase più misurata, matura, facendo i conti con la perdita e la genitorialità”. E ancora: “Bridget ha qualcosa di magico, che permette alle differenti generazioni di spettatori di identificarsi con lei, per le situazioni che vive, destreggiandosi tra sconforto, caos e ricerca di sé. Lei ci fa sentire capiti, regalandoci speranza. Mi sento di dire a Bridget che andrà tutto bene per il suo futuro”.
La stessa Zellweger, vincitrice di due Premi Oscar come miglior attrice protagonista (Judy) e miglior attrice non protagonista (Ritorno a Cold Mountain), viene ancora identificata con Bridget Jones. Per fortuna l’attrice americana ha sempre avuto un legame speciale con Bridget Jones e ha raccontato che interpretare questo personaggio le ha permesso di esplorare diverse sfaccettature della sua carriera e di crescere professionalmente. “Bridget è un personaggio che mi ha dato tanto e che mi ha insegnato molto”, afferma l’attrice. Questo affetto reciproco tra l’attrice e il personaggio ha contribuito a rendere ogni film della saga un successo di pubblico e critica.
Alla domanda cosa direbbe ai fan delusi per la morte di Darcy Zellweger, Renée Zellweger ha replicato: “A questo punto delle nostre vite, a cinquant’anni, è la vita, no? Si perdono le persone e non è il finale che volevamo, ma in qualche modo troviamo una strada, andiamo avanti. [Bridget] È cambiata come cambiamo noi, ci evolviamo, cresciamo. È più matura, sembra aver finalmente fatto pace con certe cose”.
Mentre Chiwetel Ejiofor, che interpreta l’insegnante di scienze, ha detto: “Trovo che il film sia brillante e comico. Ho avuto l’opportunità di interpretare un bellissimo personaggio”. Con altrettanto entusiasmo riferisce l’attore Leo Woodall: “Sono cresciuto con le storie di Bridget Jones. Per questo sono contento e grato di esserne parte”.
Il quarto capitolo di “Bridget Jones” è atteso con grande curiosità dai fan, che al di là del tracciato da commedia, il film approfondisce temi seri come la perdita e l’elaborazione del lutto, il ritorno alla vita, l’impegno e la credibilità educativa.
Intanto i presupposti per un altro sequel ci sono, anche grazie ai personaggi che circondano la protagonista: ritroviamo infatti uno Hugh Grant, sempre ferocemente inopportuno nel ruolo di Daniel Cleaver risorto dalle ceneri, ma questa volta più pensieroso. C’è poi anche la partecipazione di Emma Thompson nel ruolo della ginecologa di Bridget. E poi, ovviamente, gli amici di sempre con la comparsa di qualche piccante new entry.
Fonte immagine in evidenza: cinefols.it
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