La Barbie supera se stessa e i suoi canoni abitudinari: la Mattel ha creato una serie di bambole che devono ispirare le bambine non più per un ideale irraggiungibile di bellezza, ma per i valori e la diversità che rappresentano. L’ultima, in vendita dal 2018, sarà la prima ad indossare il velo islamico.
Capelli lunghi, piega perfetta, fisico da manuale, gambe slanciatissime: sta per finire il monopolio delle bambole con i capelli biondi e con gli occhi azzurri! Il gruppo americano Mattel ha deciso di realizzare una serie di Barbie innovative, diverse, all’insegna di un messaggio molto importante.
La Barbie, fin dai suoi esordi sul mercato, ha sempre rappresentato quell’ideale di bellezza irraggiungibile che l’ha resa un oggetto di valore per ogni bambina. Il nuovo progetto ha l’intenzione di rappresentare il più verosimilmente possibile le donne reali a cui le millennials oggi si ispirano. Si tratta di una forte spinta, di un inno alla diversità, mirata anche a catturare un pubblico più eterogeneo. Come nome per la collezione di bambole che celebra le nuove icone delle ragazzine è stato scelto Shero. La parola combinata “she” (lei) e “hero” (eroina), a che fare con le donne che sono riuscite a superare ogni barriera in un determinato campo. Tra le Barbie più vendute di questa categoria aspirazionale ce ne sono alcune molto famose. Fanno parte di questa serie la ballerina Misty Copeland, un’etoile molto celebre tra le teenagers americane, la cui bambola non nasconde i suoi muscoli; la bambola della famosa modella curvy Ashley Graham, che ha pancia e fianchi pronunciati come l’originale.
C’è anche la Barbie che rappresenta Ava DuVernay, regista di Selma, che ha le treccine e il maglione a collo alto come tratti distintivi. Un’altra molto venduta è quella di Gabby Douglas, la ginnasta che si è sempre rialzata dopo problemi e sconfitte. La nuova uscita per la serie Shero è stata presentata, questa settimana, al Women Of The Year Live Summit 2017 dalla diretta interessata.
È Ibtihaj Muhammad, la celebre campionessa americana di scherma che ha gareggiato per prima alle Olimpiadi di Rio 2016 indossando il velo islamico. La sua bambola si aggiunge alle altre che onorano il melting pot della società americana, è stata anche ribattezzata Barbie Muslim. Non solo l’hijab, ma anche il trucco, il fisico e le fattezze del viso rispecchiano la vincitrice del bronzo olimpico. «Il programma Barbie Shero riconosce le donne che superano i limiti per ispirare le nuove generazioni di ragazze, per questo sono così emozionata all’idea di fare parte di questo gruppo di donne incredibili», ha scritto su Twitter. Si tratta di enormi passi avanti verso una società realmente fondata sul valore della diversità.
Sara Tonelli
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