SIRACUSA – Il 13 e il 14 maggio sono state le giornate di apertura della cinquantaduesima stagione delle rappresentazioni teatrali all’insegna della donna e ancora una volta il Teatro Greco di Siracusa rimane il protagonista indiscusso. Come ormai da oltre cento anni, accoglie folle di spettatori pronti ad ascoltare i drammi di Elettra, Alcesti e Fedra riproposte con un nuovo adattamento, con nuovi allestimenti scenici e da attori guidati dalla maestria di registri e scenografi d’eccellenza.
La trilogia inizia con il dramma dell’odio: Elettra, l’incontrastata eroina dell’omonima tragedia di Sofocle non lascia spazio né ai pentimenti né ai sensi di colpa pur di vendicare la morte dell’amato padre Agamennone. Segue il dramma “satiresco” dell’amore incondizionato: Alcesti, la coraggiosa sposa di Admeto polarizza l’attenzione degli spettatori che assistono alla scelta volontaria della donna di immolarsi al Dio dell’Oltretomba al posto del marito per salvargli la vita.
Si termina con il dramma dell’innamoramento folle: Fedra. Nell’orchestra del Teatro le voci del coro e della nutrice annunciano all’uditorio la pazzia dell’amore incestuoso dell’eroina per il figliastro Ippolito. «Il Teatro sarà il testimone silenzioso di questi drammi femminili, aspettando che le sorti del suo destino siano decise da persone consapevoli che soltanto la sua persistenza nel tempo potrà ancora assicurare al mondo intero la visione dei suoi spazi in cui potranno continuare ad esibirsi altri eroi, divinità, regnanti per mantenere vivi, nella memoria di tutti, la grandezza e gli insegnamenti di tragediografi e commediografi greci».
Alessandra Munafò
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