Mihail Sandu, detto semplicemente Mihail è un musicista polistrumentista, autore, e produttore, che grazie alla sua hit estiva Who you are è riuscito a scalare le classifiche radiofoniche italiane. Noi di Voci di Città l’abbiamo intervistato per saperne di più sulla sua musica.
Mihail nasce in Russia da una famiglia moldava il 15 novembre 1990. All’età di 7 anni si innamora della musica e comincia a suonare il pianoforte e la chitarra. Durante il periodo adolescenziale inizia a suonare in diverse band. Poi si trasferisce in Romania, dove si laurea in arte, materia che approfondisce anche in altre nazioni come la Germania e la Polonia. L’inizio del successo arriva con i brani Dans nocturn e, soprattutto, Ma Ucide Ea, il cui videoclip su Youtube, a oggi, conteggia, più di 66 milioni di views.
Nel marzo scorso Mihail sovrasta i confini della Romania, la sua terra adottiva, e pubblica Who you are, il suo singolo d’esordio internazionale. La hit conquista subito gli ascoltatori italiani e scala la top ten delle classifiche radiofoniche del nostro paese. Il videoclip della canzone è stato registrato sul Lago di Tarnita in Transilvania. Dopo aver raggiunto la prima posizione della classifica airplay radio, Who you are diventa disco d’oro con più di 25 mila copie vendute in Italia. Di recente, l’artista ha annunciato due date live dove si esibirà in Italia e noi abbiamo colto l’occasione per fargli qualche domanda.
Dopo aver raggiunto il successo con Ma Ucide Ea, uno dei brani più trasmessi in Romania, sei tornato alla ribalta con Who You Are e stavolta riesci a conquistare l’Europa, tra cui Spagna, Francia e Italia. Quanto te lo aspettavi?
«No, non me l’aspettavo affatto. È molto difficile immaginarlo in anticipo, specialmente perché questa non è la ragione principale per cui ho iniziato a fare musica. La musica è qualcosa di molto puro per me, è la mia vera passione, quindi non penserò mai alle classifiche quando rilascerò qualcosa».
Parliamo di Who you are. Com’è nato questo singolo? Che significato ha per te?
«La canzone trae ispirazione da vari momenti della vita, quando fai un passo indietro e cerchi di dare un senso a tutto ciò che accade intorno a te. Per me, l’anno scorso è stato un momento di riflessione mentre stavo cercando di comprendere chi sono diventato e se sono contento di questo».
Sei ispirato da qualche artista in particolare?
«Naturalmente, tutti sono influenzati dal loro gusto musicale, più o meno. È difficile scegliere un artista, ma direi che i Radiohead sono attualmente in cima alla lista».
Sei rumeno ma sei nato in Russia. Le tue origini hanno influenzato in modo particolare il tuo modo di fare musica?
«Sì e no. Essendo cresciuto nella Repubblica di Moldova, ho avuto accesso sia alla musica russa che a quella rumena, che sono due culture molto diverse, ma le influenze principali sono venute quando sono cresciuto e ho scoperto artisti internazionali come John Mayer, Coldplay e così via».
Nel videoclip, c’è un bellissimo paesaggio naturale e questo ti ricorda le lezioni di danza che hai ricevuto da bambino. Com’è nata la passione per la danza?
«È una misura della mia passione per la musica, credo. La musica ti porta a prendere lezioni di ballo o no, quindi alla fine tutti sono ballerini».
Inoltre, sappiamo che ti sei anche dedicato a diverse forme d’arte come la fotografia, il design e la pittura. Qual è quella che ti appassiona di più delle tre?
«È molto difficile sceglierne una, dipende dal mio umore, ma direi dipingere. Le arti visive in generale danno un diverso tipo di musica, quindi sto tornando di tanto in tanto con il cuore aperto».
Hai altri progetti che vorresti anticipare?
«Si tanti! Stiamo lavorando per pubblicare un nuovo singolo, una sessione live e allo stesso tempo ci stiamo preparando per le nostre prime 2 mostre personali in Italia, il 4 ottobre a Roma e il 6 a Milano».
Quale altro sogno nel cassetto vorresti realizzare?
«Ad essere onesti, sto vivendo il mio sogno proprio ora e non posso dire di avere qualcos’altro in questo momento».
Katia Di Luna
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