Mercoledì 15 gennaio uscirà per la prima volta nella storia del celebre fumetto Disney “Topolino” un’edizione speciale interamente realizzata in napoletano, catanese, fiorentino e milanese.
L’idea nasce con il fine di celebrare la Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali promossa dall’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane (UNPLI) il 17 gennaio di ogni anno. L’iniziativa festeggia la sua decima edizione consecutiva con la pubblicazione di “Zio Paperone e il PDP 6000“, presente nel numero “Topolino” (n.3608) del settimanale.
La distribuzione delle speciali stampe avverrà solo a livello regionale. In Campania verrà diffusa la versione in napoletano, in Sicilia quella in catanese, in Toscana quella in fiorentino e in Lombardia quella in milanese. Nell’edicole del resto dello stivale l’edizione verrà presentata in lingua italiana. Lo speciale fumetto si presenta già come un vero e proprio tesoro per i collezionisti del famoso settimanale che faranno di tutto per possederne una copia. Il progetto collabora con l’iniziativa sempre più sentita negli ultimi anni, di preservare gli usi dialettali. La crescente alfabetizzazione, in azione ormai da molto tempo, ha relegato i dialetti a una dimensione ghettizzante che iniziative come questa mirano a eliminare.
La casa editrice Mondadori Editori ha pubblicato per la prima volta un fumetto di “Topolino” nel lontano 7 aprile del 1946, con cadenza mensile fino al 1952. Dato il grande successo riscontrato dal personaggio la cadenza delle uscite divenne quindicinale e poi settimanale dal 1960. In collaborazione con la “Walt Disney Company” e “Panini Comics“ il famoso topolino, che ha accompagnato l’infanzia di moltissime generazioni, ha raggiunto il numero totale di ben 3500 edizioni nel 2022. Sicuramente la pubblicazione di una prima – e ancora unica – edizione in alcuni dialetti di domani non farà altro che confermare la forza promotrice a livello culturale che i fumetti di Topolino hanno avuto e continuano ad avere.
Per la realizzazione di questa speciale edizione la redazione di Topolino ha stretto una collaborazione con l’Università di Torino. Ha coordinare il progetto è stato Riccardo Regis, professore ordinario di Linguistica Italiana, specializzato proprio in dialettologia. Regis ha affermato: “Un’iniziativa molto interessante, anche perché è la prima volta che mi capita di svolgere attività di divulgazione rivolgendomi a un pubblico fatto anche di bambini. E Topolino è nel mio cuore, da sempre. In tempi non sospetti avevo anche approfondito l’onomastica disneyana, mettendo in luce i meccanismi che ne sono alla base“.
La versione in napoletano è stata invece coordinata da Giovanni Abete, professore di glottologia e linguistica presso l‘Università Federico II di Napoli. Il dialettologo e fonetista ha scelto di seguire una linea innovante, utilizzando una grafia volta al rispetto della tradizione letteraria, senza però rinunciare a usi contemporanei. Il direttore del settimanale Alex Bertani ha dichiarato: “È un’ottima occasione per ricordarci quale immenso patrimonio culturale e storico rappresentino le centinaia di idiomi che attraversano la nostra penisola da Nord a Sud e da levante a ponente. Testimonianze vive di un’eredità storica quanto mai ricca e preziosa. Lasciatemi però dire che leggere le disavventure di Zio Paperone in questi dialetti è stata anche l’occasione di un divertimento che da tempo non provavo. Leggere per credere”.
Fonte foto in evidenza: Point
Alessia La Porta
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Nata a Taormina nel 2001 sotto il segno del toro che le ha conferito tanta pigrizia, ma anche caparbietà. Amante di tutto ciò che c’è di bello al mondo e delle belle lettere, dopo la maturità classica si è iscritta alla facoltà di lettere a Catania. Ha sin da piccola amato leggere e scrivere, passioni di cui non può fare a meno tanto da sperare un giorno di farne un lavoro. Sogna spesso troppo in grande, ma d’altronde, audantes fortuna iuvat, o no?