ALESSANDRIA – Per reagire bene a certe cure è necessario avere voglia di guarire e credere nelle proprie forze, tanto fisiche quanto interiori. Uno strumento che può senz’altro aiutare consiste nell’esternare i propri sentimenti e nell’esprimersi in maniera artistica, ecco perché nel reparto di Neurologia dell’Ospedale Civile di Alessandria esiste già da qualche anno una stanza interamente dedicata alla scrittura. «Scrivere aiuta a stare meglio», sostiene con fermezza il dottor Antonio Maconi, convinto come molti altri che luoghi del genere possano aiutare tanto il corpo quanto l’anima, in un momento di particolare fragilità.
L’Azienda ospedaliera, non a caso, è «all’avanguardia per quanto riguarda la medicina narrativa», poiché si serve di una metodologia «che si concentra sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell’esperienza di malattia da parte del paziente e nella condivisione dell’esperienza, attraverso la narrazione, con il medico che lo cura». A confermarlo è stato, fra gli altri, lo psicologo Antonio Pepoli, secondo il quale tale meccanismo «favorisce una diagnosi efficace». Così, chiunque sia ricoverato nella struttura può accedere a tale area e lasciare scritti i propri pensieri su carta, ispirandosi a numerosi altri già custoditi all’interno di una scatolina messa sempre a disposizione di chi arriva. Ciò aiuterebbe non solo a sentirsi meglio fin da subito, ma, come ha sottolineato Maconi, anche ad instaurare una relazione migliore con chi si occupa della sua terapia, favorendo la fiducia e la complicità reciproche.
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