Alla fine il sorpasso è avvenuto: gli eBook hanno superato i libri tradizionali. In Inghilterra, secondo il Guardian, ogni cento libri cartacei acquistati su Amazon se ne vendono 114 in formato digitale. Ma facciamo un passo indietro. I primordi del concetto di eBook risalgono a un’iniziativa di Michael Hart del 1971: il Progetto Gutenberg che si proponeva di costruire una vera e propria biblioteca digitale a disposizione di tutti. Dopo vari esperimenti di conversione elettronica, una svolta decisiva è stata apportata da Amazon che nel 2007 ha lanciato il Kindle, un lettore di libri digitali. Tuttavia, la vera spinta al mercato degli eReader, è arrivata nel 2010 quando Apple ha annunciato al mondo l’applicazione iBooks: il lettore di testi virtuali installabile su iPhone, iPad e iPod Touch. Oggi l’azienda di Cupertino, insieme a Nook,Ectaco e Kobo, è considerata da Top Ten Reviews una delle più affidabili tra le produttrici di tablet o eReader.
Le ragioni del successo degli eBook sono due: la possibilità di avere sul palmo della mano centinaia di volumi e la salvaguardia della natura, visto che per produrre mille libri vengono abbattuti sei alberi. Nonostante questi device forniscano una lettura rapida e scorrevole, una componente psicologica non indifferente frena la loro consacrazione: per sentire proprio un libro, l’uomo vuole possederlo materialmente, sfogliarlo, annusarlo e sottolinearlo con una matita. Infatti per gli aficianodos dei libri tradizionali l’acquisto di un file PDF da leggere su un dispositivo elettronico freddo e impersonale non dà lo stesso effetto.
Per conquistare una nuova fetta di mercato, l’ultima frontiera è quella dell’eReader a colori. Qualche mese fa sembrava un prodotto con oggettive difficoltà tecnologiche, troppo caro per competere con i tablet, ma al CES 2013, una fiera statunitense dell’elettronica di consumo allestita dalla Consumer Electronics Association è stato presentato l’eInk Triton di seconda generazione con un nuovo schermo a colori, sul quale la società asiatica ha deciso di puntare. Giovanni Mancini, project manager della compagnia, ha confermato alla stampa la grande affidabilità del nuovo dispositivo: «Gli schermi a colori rappresentano il futuro. In passato non hanno avuto successo a causa dei prezzi alti che potevano arrivare fino a cinquecento dollari. Adesso però la loro qualità è stata migliorata e i prezzi sono stati abbassati per venire incontro alle esigenze dei clienti».
Andrea Motta
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