Ripudiati i format asettici della grande distribuzione, una piccola farmacia letteraria di Firenze usa il potere terapeutico dei libri per promuovere la lettura con un modello originalissimo e di successo.
Curare con i libri si può. Certo non le ferite del corpo, piuttosto quei malesseri che disturbano e adombrano l’anima sotto veli di mestizia. Un libro è in grado di sciogliere quei fastidiosi nodi sul cuore e restituire alle cose la giusta dimensione. Strappa la sofferenza al nostro intimo per mostrarci che non appartiene solo a noi ma all’umanità intera.
In fondo cos’ è la letteratura?
«È una difesa contro le offese della vita» – diceva Pavese – è un viaggio catartico nei suoi meandri sinuosi, è unguento per il mondo.
Con questo principio ispiratore, Elena Molini, titolare, e le sue collaboratrici psicologhe danno vita ogni giorno alla magia della Piccola Farmacia Letteraria. In quest’accogliente libreria dalle tinte pastello, una per ogni stato d’animo, i clienti vengono “curati” con una soluzione specifica per ogni “patologia”. I libri sono suddivisi per emozioni e corredati da un “bugiardino” che ne indica funzioni terapeutiche, posologia ed effetti collaterali. Una trovata geniale che conferisce alla libreria una dimensione confidenziale e riafferma il valore imprescindibile dei rapporti umani.
Sono soprattutto le donne a rivolgersi alla “Piccola” per curare cuori infranti, incertezze, solitudine, sfiducia. Sono disposte a mettersi in gioco più facilmente e sanno apprezzare il calore di una coccola letteraria. Ma non mancano i bambini, che possono avvicinarsi alla lettura in modo giocoso e accattivante, e i curiosi attratti dall’originalità dell’iniziativa.
Al momento, la Piccola Farmacia Letteraria conta un’unica sede a Firenze e mette a disposizione di tutti un sito web curato, ricco di novità e proposte interessanti (www.piccolafarmacialetteraria.it).
Un invito alla lettura davvero incantevole e speciale.
Assunta Saragosa
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Classe 1969, studi linguistici, mamma per missione. A quattro anni già scalpitava per andare in prima elementare: non voleva giocare, voleva SCRIVERE! Diventa presto una piccola scrittrice seriale, i suoi pensieri incisi ovunque, perfino sui muri di casa e sui tovaglioli di carta della pasticceria di famiglia. Una passione che resta per tutta la vita in fondo al cuore, sopita e mai doma, finché in pieno lockdown riemerge prepotente in superficie. Carpe Diem…