Sono trascorse appena poche settimane dall’arrivo in Italia di Pokémon Go, l’applicazione per smartphone che ha fatto impazzire milioni di giovani e adulti in tutto il mondo. Il gioco, il quale consiste nel collezionare il maggior numero di Pokémon possibili, ha spinto orde di appassionati a percorrere decide di chilometri alla ricerca delle magiche creature del celebre cartone animato. Ma se, al posto di andare a caccia degli animaletti dei cartoni, si usassero i cellulari per andare alla scoperta di musei, monumenti e opere d’arte cittadini? È questa l’idea su cui si basa Artwalks, l’alternativa marchigiana all’app del momento.
Presentata ad Ancona, si tratta di un’applicazione multimediale gratuita, attraverso cui i turisti, ma anche gli stessi marchigiani, si potranno lanciare alla scoperta di luoghi di interesse culturale. Alla maniera di un vero e proprio gioco d’avventura, si potrà imparare e divertirsi al tempo stesso lasciandosi guidare dall’applicazione attraverso le vie cittadine. Una volta raggiunti i musei e i monumenti segnalati da Artwalks sarà, poi, possibile comporre una cartolina personalizzata da inviare ai propri cari o da condividere tramite social o e-mail. Un’anteprima dell’app, scaricabile sul proprio apparecchio touch, sarà disponibile già a partire dal 29 luglio, giorno in cui avrà luogo una camminata creativa per le strade di Ancona. In compagnia della guida turistica Raffaella Gattini, infatti, si partirà alle sei e mezzo del pomeriggio da piazza della Repubblica per scoprire insieme la città.
Al momento sono soltanto quattro i comuni aderenti all’iniziativa, i quali potranno essere esplorati grazie ad Artwalks: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Matelica, ognuno con nove punti di interesse storico e culturale. Ad Ancona, per esempio, l’applicazione guida i visitatori alla scoperta del Teatro delle Muse, della cattedrale di San Ciriaco, della Lanterna Rossa, del Passetto. Raggiunta la prima meta, che l’app localizza servendosi di un Gps, si potrà iniziare a creare la propria cartolina. Questa dovrà poi essere personalizzata con le illustrazioni e le fotografie realizzate dagli artisti che hanno preso parte al progetto, frutto dell’immaginazione dell’organizzazione Sineglossa e del patrocinio della Regione Marche. Esplorando ancora e camminando fino alla seconda tappa, si ha l’opportunità di personalizzare la retro cartolina scegliendo a piacere una delle poesie inedite sulla città, composte, per l’occasione, da Franca Mancinelli, Luigi Socci, Renata Morresi e Maurizio Giudice. Giunti, infine, alla terza tappa sarà possibile corredare di selfie la cartolina e inviarla ai propri cari o condividerla sui social networks.
Il progetto, però, non riguarda semplicemente i musei o le grandi opere monumentali, ma coinvolge altresì oltre venti artigiani e botteghe i quali diventano protagonisti dei vari sfondi delle cartoline. È così, quindi, che piccole sartorie, calzaturifici, cappellifici, legatorie vengono riscoperti e valorizzati allo scopo di promuovere la tradizione artigiana delle Marche attraverso particolari souvenir digitali da raccogliere e collezionare. Sfortunatamente, l’iniziativa è attiva al momento solo nelle Marche, ma non è detto che, in futuro, essa non possa toccare anche altre regioni italiane. Il Bel Paese, in effetti, spicca nel mondo per la ricchezza e la bellezza del suo patrimonio artistico, bellezza ignorata, molto spesso, anche dai suoi stessi abitanti. Ben vengano, dunque, simili progetti, in special modo se consentono a tutti di imparare divertendosi.
Debora Guglielmino
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