Da il Sole 24 Ore affrettatevi a visitare la mostra “Van Gogh tra il grano e il cielo” allestita nella splendida cornice della Basilica Palladiana scrigno di sapienza architettonica e imponente bellezza, che chiuderà i battenti il prossimo 8 aprile.
La Mostra: a cura di Marco Goldin, espone al pubblico, eccezionalmente, un numero cospicuo di dipinti e disegni a carbone del pittore Olandese: ben 46 opere e 86 disegni, per la maggior parte provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, Paesi Bassi. Essa è organizzata secondo un percorso fatto di stanze a tema, che scandisce la cronologia dei viaggi di Van Gogh e percorre le tappe più importanti della sua Arte e della sua vita, con la guida delle lettere che egli scrisse all’ amato fratello Theo. L’esperienza che si fruisce è davvero illuminante, arricchisce la conoscenza attraverso la quale tanto della sua arte impressionista/ neo impressionista si fa chiaro, le evoluzioni, i tormenti, la maturazione e l’apice. Si percorrono, in particolare, sia attraverso i dipinti che i disegni le seguenti tappe della carriera artistica Van Goghiana: i decisivi anni olandesi dal 1880, le esperienze delle miniere del Borinage, in Belgio, il periodo trascorso a Nuenen, fino al 1885, il positivo periodo tra Anversa e Parigi, la provenza e il suo influsso sull’ artista (Arles), una Via Crucis nella sofferenza profonda, i rari sprazzi di gioia, la malattia crescente, la pazzia: l’ arte tutta, il genio di Van Gogh in punta di pennello.
Van Gogh: Vincent Willem, una vita complessa, tutti conoscono la sua vita, sottolineiamo solo alcune curiosità incisive che svelano qualcosa di più dell’artista eccone alcune. Era dotato di una sensibilità spiccatissima, aveva una reazione simbiotica con il fratello Théodorus che dopo il suo suicidio, impazzì per il dolore e solo una ventina di giorni più tardi morì, i due sono sepolti l’ uno accanto all’ altro, per volere della moglie di Theo, separati solo da un ramoscello d’edera che oggi li avvinghia e li stringe come una sol cosa per l’ eternità. Nei disegni lasciatici emerge il male di vivere che Van Gogh, reo forse di troppa sensibilità, provata. Come in un perenne autunno della vita i volti delle sue donne, o dei suoi mietitori esprimono fatica, malinconia e profonda tristezza. I tratti sempre forti quasi aspri, privi di bellezza e proporzione emanano la fatica della vita, ma è nei colori che si svela l’ animo nobile gioioso e speranzoso a tratti di Van Gogh, nei suoi rossi, i blu profondi, i verdi malachite e su tutti il giallo, protagonista dei tratti e delle pennellate, in tutte le sue sfumature rende la gioia , la bellezza della natura, la grandezza e la follia, come a descrivere un animo che ancor spera, sebbene ormai abbia vissuto i dolori più grandi. Degno di nota il periodo di Saint Remy in cui Van Gogh trascorse degli anni in un ospedale psichiatrico per riabilitarsi, la mostra ne offre foto originali, un plastico e infine la rappresentazione pittorica dell’artista, facendo immergere lo spettatore a pieno nel luogo.
I Bellissimi: “Covone sotto u cielo nuvoloso 1889”
“Campo di papaveri” 1853-1890
“Il Ponte di Langlois ad Arles” 1888 (In locandina)
“La vigna verde” 1888
“Veduta di Saintes-Maries-de-la-Mere”1888
“Interno di un Ristorante” 1887
“Van Gogh tra il cielo e il grano” è una mostra di spessore, curata nel dettaglio, un tuffo nell’ arte di un genio dai colori accesi e dalle emozioni forti, che lascia sbigottiti e più ricchi. Unico consiglio: Prenotare assolutamente la visita in anticipo, in caso contrario, prepararsi a lunghe ore di coda. Le cose belle sono sempre gettonate e quindi affollate!
Vicenza: quale migliore occasione per ammirare la città più rappresentativa dell’architettura di un genio Italiano: Andrea Palladio, l’architetto più emulato nel mondo. Ricca di monumenti neoclassici di invidiabile bellezza e magnificenza come, oltre alla già citata Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati sede del museo civico e contenente dipinti di artisti di grande levatura quali Tintoretto, Cima da Conegliano, Van Dyck e molti altri ancora; Piazza dei signori, splendida, palazzo Valmarana, la Cattedrale di Santa Matia Annunciata suffraganea del Patriarcato di Venezia;e poi a pochi chilometri dal centro città Villa Almerico Capra e il Santuario della Madonna di Monte Berico sito sull’ omonimo colle che offre da un’ ampia terrazza naturale la più bella vista della città.Affrettatevi per vivere una esperienza indimenticabile.
Gilda Angrisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.