Prizzi, cittadina in provincia di Palermo, vanta fra i suoi beni culturali un meraviglioso e interessante Museo Archeologico, istituito nel 1999 dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo. Un Museo costituito da tre sezioni: Archeologico, Paleontologico e Mineralogico.
La prima sezione, “Archeologica”, è dedicata al sito archeologico di Montagna dei Cavalli (“Hippana”) e al suo territorio. Sono esposti i reperti provenienti dagli scavi effettuati dalla Soprintendenza con i fondi del bilancio comunale e da consegne fatte da privati. I reperti di particolare importanza sono i frammenti di due diademi in argento dorato su supporto bronzeo datati alla seconda metà del IV secolo a.C., i quali presentano da un lato l’immagine di una donna seduta e dall’altro lato una figura maschile a passo di danza; una laminetta in argento dorato datata alla seconda metà del IV secolo a.C. raffigurante un volto trionfante, presumibilmente incastonata nell’elsa di un pugnale.
Nella sezione “Paleontologica”, sono presenti fossili provenienti da diversi depositi siciliani, alcuni dei quali anche dal nostro territorio. Con i suoi reperti questa sezione costituisce un’utile guida attraverso le ere geologiche in cui si è formata la Sicilia.
La sezione “Mineralogica” accoglie una ricca e multiforme collezione di minerali provenienti da giacimenti della Sardegna. Sulla Montagna dei Cavalli, a sud dell’odierna Prizzi, si conducono indagini archeologiche che hanno portato alla luce importanti testimonianze monumentali dell’antica Hippana, suggeriscono la presenza di una comunità fortemente ellenizzata. Sono stati portati alla luce: il complesso delle fortificazioni, alcuni edifici sull’acropoli, il teatro e la necropoli. I reperti più significativi sono esposti nell’Antiquarium. Degni di nota sono una “lekane” a figure rosse con teste femminili ed una pisside “skiphoide” con una figura femminile seduta ed una figura virile nuda, databili alla seconda metà del IX secolo a.C.; un busto femminile frammentario; e tra i reperti d’argento dorato due diademi con motivi decorativi e una placchetta con volto barbato trifonte, rinvenuta sull’acropoli.
Una visita, quella nella cittadina di Prizzi, molto interessante, sia per gli appassionati di archeologia che per i semplici cultori del bello. Un posto all’interno di una Sicilia ricca di fascino.
Letizia Bilella
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