BURGIO (AG) – Ubicato nel cento urbano della cittadina collinare di Burgio, il castello si innalza maestoso sulla parte superiore del paese. Si colloca in posizione dominante su un naturale bastione roccioso, isolato dal territorio circostante per precipitare dalla montagna in due corsi d’acqua che costituiscono un fossato a protezione dell’abitato medioevale, che in basso viene chiuso dalla meravigliosa chiesa Madre, costruita in asse col castello.
Il castello di Burgio era in rapporto con quello di Caltabellotta, e sorge su una prominenza rocciosa che gli forniva una doppia naturale scansione in corti. Presenta la connotazione di una motta naturale, confermata dalla presenza della chiesa intitolata a Santa Maria della Motta. Un unico blocco che nel suo assetto originario presentava poche aperture a feritoia nella parte inferiore, di cui tre per parte sui lati minori. Nella facciata principale una grande apertura ad arco uguale a doppio rincasso, sul lato maggiore costituente il fronte principale, rappresentava l’unico ingresso a cui si accedeva tramite una porta ribaltabile su una scala removibile.
L’interno si presenta, al piano terreno, diviso in 3 vani intercomunicanti che si ripetono al piano superiore. All’ultimo livello si ha un unico ambiente con finestra bifora fiancheggiata da sedile e orientata a sud-est. L’ambiente al piano terreno, con esposizione a sud-est, presenta un sedile continuo su due lati, ricavato incidendo la roccia. Ambiente su cui si apre, sopraelevato di pochi gradini, un piccolo vano voltato a crociera, presumibilmente una cappella. L’ambiente a ovest conserva una latrina che trova il suo sbocco sul dirupo; un’altra latrina di fattura più raffinata trova collocazione nella sala del secondo piano. Il piano intermedio comunica con la grande sala dell’ultima elevazione attraverso una scala ricavata nello spessore del muro.
Un suggestivo e affascinante edificio, la cui data di costruzione risulta incerta e frutto di studi. Nel 1891 Octave Jain Lambert, della Scuola artistica francese di Roma, trovandosi a Burgio in occasione di una visita, affermò che il castello fu costruito in due riprese: la parte principale del fabbricato, la finestra principale, il pianterreno e il primo piano sarebbero della seconda metà del XII secolo; il piano superiore fu aggiunto o rifabbricato nel corso del XV secolo. Teoria discordante, invece, quella del Villabianca, il quale asserisce che esso era antichissima proprietà dei progenitori di Hamud, e che quindi esisteva già prima dell’anno mille. Hamud, il primo signore di Burgio, ha eletto il castello come sua residenza, da cui godeva di una vista suggestiva sull’abitato circostante.
Letizia Bilella
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