Una nuova app, grazie allo scatto di una foto a una qualsiasi opera d’arte, riesce a sapere immediatamente il nome dell’artista, il titolo e perfino il prezzo. Magnus si è già rivelata il nuovo Shazam dell’arte e promette di cambiare il modo di conoscere il mondo artistico.
Quante volte ci si è trovati in mostre e vernissage di vari artisti e davanti a un’opera d’arte mentire spudoratamente senza sapere niente né dell’autore né dell’opera stessa? Ebbene, adesso non bisogna più preoccuparsi: grazie all’app Magnus finalmente le cose cambieranno e non c’è più pericolo di ritrovarsi in situazioni imbarazzanti. La nuova applicazione è praticamente la versione “artistica” di Shazam: invece di riconoscere i titoli delle canzoni, identifica le opere d’arte di cui non conosciamo l’autore. Anziché utilizzare il microfono dello smartphone, servirà solamente scattare una foto al quadro e riuscire a sapere immediatamente il nome dell’artista, il titolo dell’opera, le dimensioni e anche il prezzo (sia quello d’asta che la somma richiesta dalla galleria). L’applicazione fornisce perfino una mappa per tenere informati gli utenti su nuove esposizioni o gallerie d’arte che si trovino nei paraggi: una funzione che, però, attualmente vale solo per la città di New York.
L’app prende il nome dal suo ideatore: il sorridente imprenditore trentunenne Magnus Resch. È già conosciuto per essere il cofondatore di Larry’s List, un database di collezionisti d’arte e per per un libro che indaga sul funzionamento e le problematiche di gestione delle gallerie d’arte, Management of Galleries. La creazione di Magnus ha richiesto diverso tempo: Resch e il suo team ci lavorano ininterrottamente dal 2013. Capace di riconoscere ben 8.000.000 opere di diverso materiale, Magnus non funziona ancora in modalità video, ma l’ideatore così afferma: «Amazon, Google e molti altri stanno lavorando al miglioramento del riconoscimento delle immagini video. È solo questione di tempo e gli utenti potranno catturare i video con la nostra app». Interessantissima si presenta anche la creazione e il mantenimento del database che Resch ha strutturato sul modello del crowdsourcing: «Gli utenti ci forniscono le immagini; scattando una foto con l’app e aggiungendola al database» spiega Resch «Il nostro lavoro consiste nel tenere il database pulito e aggiornare i prezzi delle opere. Già oggi possediamo il più grande database di arte contemporanea gratuito e utilizzabile da chiunque».
Magnus e il suo enorme archivio ha riscosso parecchio successo nel mondo dell’arte: «Ho ricevuto tantissimi feedback positivi da artisti, galleristi e collezionisti. Numerose gallerie hanno fatto richiesta per caricare le opere» ha dichiarato entusiasta Resch. L’app è ora particolarmente aggiornata sulle opere contemporanee, ma, vista la sua rapida crescita, potrebbe essere anche un valido strumento per catalogare le opere più antiche. Un’idea sicuramente bella e snella, Magnus è la prima applicazione che un impatto reale sul mondo dell’arte e quest’ultimo finalmente è reso accessibile ai più. Essa è disponibile per iOS e scaricabile gratis dall’App Store per i dispositivi Android.
Chiara Grasso
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