Svezia, killer uccide dieci persone e poi si toglie la vita in un centro di istruzione per gli adulti a Örebro. Il killer non ha ancora un’identità. «L’autore non è noto alla polizia, non ha legami con nessuna gang, crediamo che non ci saranno ulteriori attacchi» ha affermato il capo della polizia. Il primo ministro Ulf Kristersson ha però detto che si tratta del peggior massacro della storia.
Secondo alcune fonti l’uomo aveva 35 anni. La polizia ha perquisito la sua casa nel tardo pomeriggio. Il killer aveva il porto d’armi e la fedina penale pulita. Le indagini hanno portato alla conclusione che l’uomo fosse recluso, disoccupato e separato dalla famiglia. La strage è avvenuta presso il centro educativo Campus Risbergska, centro che era riservato agli adulti che si preparavano al conseguimento del diploma.
Questo episodio non è l’unico, in quanto, già negli ultimi anni, si sono verificati altri incidenti gravi. Infatti, nel marzo del 2022, uno studente 18enne ha accoltellato a morte due insegnanti di scuola, e due mesi prima un 16enne ha ferito con un coltello un altro studente.
Purtroppo, però, questi avvenimenti avvengono già da molto tempo, nel 2015 ad esempio tre persone sono state uccise in un attacco a sfondo razziale in una scuola nelle vicinanze di Trollhättan. L’aggressore era armato di spada ed è stato successivamente ucciso dalla polizia. In questi ultimi anni in Svezia si sono verificati moltissime sparatorie ed esplosioni, che hanno portato così alla morte di decine di persone.
«Gli studenti sono venuti a dirci che qualcuno stava sparando. Poi abbiamo sentito altri spari nel corridoio. Non siamo usciti, ci siamo nascosti nei nostri uffici. All’inizio c’è stata una sparatoria, poi è stato tutto tranquillo per mezz’ora, prima che ricominciasse. Eravamo sdraiati sotto le nostre scrivanie, rannicchiati», hanno raccontato. Gli studenti sia del centro educativo, sia delle scuole che si trovavano nelle vicinanze, sono rimaste confinate per diverse ore.
Il re svedese Carlo XVI Gustavo ha dichiarato di aver appreso la notizia della sparatoria, «una giornata molto dolorosa per tutta la Svezia. I miei pensieri vanno anche a tutti coloro la cui normale giornata scolastica è stata sostituita dall’orrore. Essere chiusi in un’aula, temendo per la propria vita, è un incubo che nessuno dovrebbe vivere».
Fonte dell’immagine: open.online
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