Da venerdì scorso, Maria Cristina non dorme più. Ogni notte attende un messaggio, una chiamata, un segno della figlia Maria Denisa, 30 anni, scomparsa nel nulla dopo essere arrivata da Roma a Prato, per una delle sue frequenti trasferte di lavoro. “Mi scriveva sempre, era un nostro rito. È come se fosse sparita nel nulla“, ha spiegato in un’intervista al Corriere Fiorentino.
L’ultima traccia porta a un residence di via Ferrucci, stanza 101. Lì Denisa lavorava come escort, una scelta che la madre non ha mai giudicato. L’ultima immagine della figlia è quella registrata da una telecamera: alle 23:35 un uomo, presunto cliente, esce da solo dal portone del residence. Da allora, il silenzio.
A condurre le indagini è il nucleo investigativo dei carabinieri di Firenze, che ha già utilizzato cani molecolari per seguire eventuali tracce nei pressi del residence. Nessuna pista concreta, nessun sospetto certo. La madre, ora formalmente indagata per presunte false informazioni ai pm, afferma di non sapere nulla. Brancola nel buio, come gli investigatori.
Denisa non aveva un compagno. Era attesa a Bologna dopo il soggiorno a Prato, con rientro a Roma previsto per sabato. Tutti i suoi effetti personali sono rimasti nella stanza, un dettaglio che la madre ritiene determinante. “Non avrebbe mai lasciato le sue cose. Sono sicura, l’hanno presa“ ha ribadito nella stessa intervista al Corriere.
Una madre, Maria Cristina, che non smette di sperare, nonostante tutto.
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