Femmicidio Cecchettin, arriva la sentenza definitiva per Filippo Turetta: l’ergastolo. Il 22enne mise fine alla vita della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin nel novembre del 2023 con 75 coltellate e gettando il corpo nel lago di Barcis. In seguito tentò la fuga in Germania e dichiarò a sua volta di aver tentato il suicidio.
L’accusa per Turetta è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’efferatezza, stalking, sequestro di persona, detenzione d’armi e occultamento di cadavere. Turetta viene condannato senza attenuanti dalla Corte d’Assise di Venezia. Al momento della lettura del dispositivo il carnefice era presente in aula così come il padre di Giulia.
Le parole del padre di Giulia, Gino Cecchettin:
“La mia sensazione? Abbiamo perso tutti come società. Nessuno mi ridarà indietro Giulia. Una sensazione strana, pensavo di rimanere impassibile. Chiaro che è stata fatta giustizia, ma dovremmo fare di più come esseri umani. Penso che la violenza di genere non va combattuta con le pene ma con la prevenzione. Come esser umano mi sento sconfitto, come papà non è cambiato nulla rispetto a quello che è successo tempo fa.”
Fonte: Open
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.