Matthew Alan Livelsberger, un militare dell’esercito americano, è stato identificato come la persona che aveva noleggiato il Tesla Cybertruck esploso davanti all’ingresso delle Trump Towers di Las Vegas mercoledì 1 gennaio. La notizia è stata riportata dalla CBS, che cita fonti della polizia impegnata nelle indagini. Attualmente, gli investigatori stanno valutando tutte le ipotesi, e l’FBI ha dichiarato di trattare il caso come un potenziale attentato terroristico.
Secondo le immagini diffuse dalle forze dell’ordine di Las Vegas, il bagagliaio del veicolo conteneva latte di carburante e fuochi d’artificio. L’esplosione ha provocato la morte del conducente e il ferimento di sette persone. Durante una conferenza stampa, la polizia ha rivelato un dettaglio significativo: «L’uomo al volante al momento dello scoppio aveva una ferita da arma da fuoco alla fronte, inflitta prima dell’esplosione», lasciando intendere che potrebbe essersi sparato prima dell’evento. Gli investigatori stanno cercando di capire se esiste un collegamento tra questa esplosione e l’attentato avvenuto poche ore prima a New Orleans.
Alle 3 del mattino, durante i festeggiamenti di Capodanno a New Orleans in Bourbon Street, un’auto ha travolto la folla, uccidendo 15 persone e ferendone decine. Il conducente, poi identificato come Shamsud-Din Bahar Jabbar, 42 anni, è sceso dall’auto e ha aperto il fuoco sui passanti prima di essere ucciso in uno scontro con la polizia, in cui due agenti sono rimasti feriti. Sul pick-up che guidava sventolava una bandiera dell’Isis.
Jabbar, ex militare con 13 anni di servizio, ha agito da solo, secondo quanto confermato dalle autorità. Aveva noleggiato il veicolo tramite l’app Turo, lo aveva armato con esplosivi rudimentali e si era diretto verso il quartiere francese di New Orleans per compiere il massacro.
Fonti della polizia riferiscono che il Tesla esploso a Las Vegas era stato noleggiato da Matthew Livelsberger, 37 anni, originario del Colorado. Il veterano, sposato e recentemente diventato padre, era in congedo e rientrato temporaneamente negli Stati Uniti dalla Germania, dove era di stanza. I suoi parenti hanno confermato che aveva noleggiato l’auto tramite l’app Turo, la stessa usata da Jabbar.
Sia Jabbar che Livelsberger hanno un passato nell’esercito e hanno prestato servizio in basi all’estero, incluso l’Afghanistan. Tuttavia, nonostante entrambi siano stati dispiegati nella base di Fort Bragg, in North Carolina, le autorità hanno specificato che non appartenevano alla stessa unità. Gli investigatori stanno ora cercando di chiarire se esistano altri legami tra i due episodi o con reti più ampie.
Fonte immagine in evidenza: quotidiano.net
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