BOLOGNA ̶ A Bologna si vuole un estate come si deve, all’altezza dell’Università che ospita. Così, dalla cooperazione del Comune e dell’Alma Mater, nasce il progetto Zambè: una serie di eventi, cinema, musica, incontri e teatro volta a valorizzare Via Zamboni e la zona universitaria. I luoghi che ospiteranno l’iniziativa saranno Piazza Scaravilli, Cortile d’Ercole e Cortile del Pozzo di Palazzo Poggi, che si vedranno animati dal 7 giugno fino alla fine di luglio. In particolare, Piazza Scaravilli sarà il luogo delle proiezioni e del cinema, il cortile dell’Ercole di Palazzo Poggi il luogo dei dibattiti e dei concerti, il cortile del Pozzo ospiterà le performance teatrali. In alcune serate, sarà prevista anche l’apertura del Museo di Palazzo Poggi e del Museo della Specola.
Fra le tante iniziative spicca la presenza della Fondazione Federico Zeri con un ciclo di film dedicati alla vita degli artisti, come per esempio Caravaggio di Derek Jarman o Basquiat di Julian Schnabel. Ci sarà poi il Collegium Musicum con piccoli concerti serali: gli studenti di arte e teatro, docenti che espongono e discutono le loro ultime ricerche, attori o gruppi che si dedicano a letture e performances. Inoltre, si potrà assistere al progetto di teatro partecipato “La rivoluzione è facile se sai con chi farla”, presentato dall’Associazione Kepler 452 che prosegue l’esperienza del Festival 20-30 e all’ incontro su “I tesori di Via Zamboni“, a cura dell’Associazione via Petroni e dintorni. Il 7 giugno, l’apertura del programma di Zambè è invece affidata al primo appuntamento del progetto “Lo schermo sul leggio – ciò che non hai mai visto in un libro e mai letto in un film“: quattro spettacoli immaginati, adattati e diretti da Ivano Marescotti e Ifigenia Kanarà che mettono in relazione le discipline artistiche legate alla narrazione come il cinema, la letteratura e il teatro. Per questo primo appuntamento Marescotti interpreterà il romanzo di Umberto Eco “Il nome della Rosa” con immagini tratte dal film di Jean Jacques Annaud.
La presenza di gruppi studenteschi nelle serate teatrali e nelle iniziative cinematografiche, così come i dibattiti animati dai docenti, vogliono essere il primo passo per portare la realtà universitaria al centro di un luogo che deve ritrovare in sé le ragioni per mostrare a tutti la propria ricchezza e la propria bellezza.
Roberta Ventura
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