TORINO – Nella mattinata di mercoledì 19 ottobre 2022, il personale della Squadra Mobile, durante mirate iniziative di contrasto al fenomeno dei reati predatori in danno di persone anziane, attenzionava un’autovettura con a bordo tre individui, un uomo e due donne, che effettuavano movimenti sospetti per le vie del quartiere Madonna di Campagna, nei pressi di un mercato rionale, dove si trovavano diverse persone anziane impegnate ad effettuare la spesa.
Dopo un lungo girovagare, il veicolo si è fermato in sosta ed a bordo è rimasto l’uomo, un 28enne, mentre le due donne, una 28enne e una 45enne, si sono incamminate alla ricerca di potenziali vittime.
Le due donne hanno avvicinato in particolare un’anziana signora mentre rientrava nel proprio condominio; una delle donne l’ha approcciata ed insieme all’ansiana è entrata nello stabile, seguita a breve distanza di tempo dalla complice, che ha lasciato socchiuso il portone d’accesso al palazzo.
Le due donne sono rimaste all’interno dell’edificio per alcuni minuti; successivamente ne sono uscite frettolosamente per poi risalire a bordo dell’autovettura condotta dal 28enne, nel frattempo rimasto ad attenderle in strada, in prossimità dello stabile.
Gli investigatori hanno pedinato il veicolo con a bordo i tre individui, senza perderlo mai di vista; parallelamente alcuni di loro hanno effettuato rapidi ed accurati accertamenti presso il condominio ove erano state viste entrare le due donne, individuando l’anziana precedentemente avvicinata.
Emergeva così che la 28enne si era presentata all’anziana vittima come vicina di casa che voleva verificare se sul terrazzo della sua abitazione fosse presente il “succhietto” del figlio, asseritamente cadutole dal balcone. Grazie a tale espediente la donna ha distratto la parte lesa, che non si era accorta dell’accesso nella sua abitazione anche della complice.
Successivamente la vittima, dopo che la 28enne con tale espediente l’aveva intrattenuta per alcuni minuti sul terrazzo per poi allontanarsi frettolosamente, si era avveduta che le stanze della sua abitazione erano state rovistate ed aveva constatato l’assenza di alcuni monili e di una banconota da 50 euro, precedentemente custoditi in un mobile dell’ingresso; a quel punto ha compreso che nell’abitazione doveva aver avuto accesso una seconda persona, che l’aveva derubata.
Dopo aver appreso la dinamica degli eventi, gli investigatori hanno controllato l’autovettura con a bordo i tre individui; al momento del fermo l’uomo, alla guida del mezzo, intraprendeva una manovra elusiva nel vano tentativo di eludere il controllo di Polizia, provocando una leggera collisione con uno dei veicoli di servizio.
Gli investigatori, posti in sicurezza i tre fermati, hanno effettuato le perquisizioni personali e del veicolo, rinvenendo la refurtiva sottratta alla parte lesa, immediatamente restituita in sede di denuncia, nonché alcuni altri monili, in ordine ai quali sono in corso gli accertamenti finalizzati a verificarne la provenienza.
I tre fermati, appartenenti a famiglie sinti di origini siciliane (cosiddetti “camminanti”), sono stati arrestati in quanto gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di furto aggravato in abitazione, e l’uomo è stato altresì deferito per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il procedimento penale, nell’ambito del quale è maturata la convalida degli arresti, versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
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