Alle due di notte, in via Botticelli, a Torino, un “samurai” si aggira per strada minacciosamente con una katana in mano. L’uomo in questione, un disoccupato di 46 anni, incrocia un residente del quartiere Barriera di Milano. Codesto, chiama i carabinieri dicendo: «Correte, c’è una persona in strada con una katana sguaiata».
Le forze dell’ordine intervengono poco dopo. ma l’uomo non ne vuole sentire di rinfoderare l’arma. Uno degli agenti, a quel punto, estrae il taser senza ancora premere il grilletto come “ultimo tentativo” di deterrenza. Ma il 46enne non arretra, anzi provoca i carabinieri: «Sparatemi pure, sono un highlander».
Grazie alla tempestività dei carabinieri, una seconda pattuglia fa desistere il samurai improvvisato senza che avvenga alcuno scontro. L’uomo è stato preso dagli agenti e condotto all’ospedale Martini. Una volta arrivato nella struttura ospedaliera, dopo aver svolto gli esami del caso, nell’uomo di 46 anni è stata rivelata un’alta percentuale di psicofarmaci nel sangue. Alla fine, i carabinieri hanno arrestato e condotto in carcere il 46enne con le gravi accuse di porto d’armi abusivo e oltraggio al pubblico ufficiale.
Ma nella zona nord di Torino, nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 gennaio, non si aggiravano soltanto aspiranti “samurai”. Intorno alle 3 di notte, come scrive il Corriere della Sera, è scattato un allarme in via Mercadante, dove tre giovani ragazzi stavo compiendo una rapina in una casa. Anche in questo caso, come nell’episodio di cui sopra, le forze dell’ordine sono intervenute prontamente cogliendo gli autori del furto in flagrante. Proprio nel momento in cui stavano svuotando cassetti e armadi in cerca di una cassaforte. I tre ragazzi, di 22, 19 e 18 anni e senza fissa dimora, sono anche loro finiti in manette.
E sempre il Corriere di Torino sottolinea come il disagio giovanile nella periferia del capoluogo piemontese sia ormai una costante. È il caso di Carlo, un 19enne lasciato dalla fidanzata che diventa una sorta di joker. Prima l’assalto in un bar, poi una tentata rapina alle poste armato di forbici. Sono scattati allora i domiciliari, ma senza il braccialetto elettronico che in quel momento non era reperibile. A quel punto il giovane, uscito di casa, ha minacciato un 16enne su un treno facendosi consegnare cuffie, cellulare e orologio. Individuato dalle forze dell’ordine, ha tentato la fuga gettando la refurtiva a terra. Le telecamere, però, lo hanno incastrato.
Fonte Foto in Evidenza: open.online
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