TORINO – Il personale della Squadra Mobile di Torino, nell’ambito dell’attività istituzionale, traeva in arresto due italiani, per la violazione della normativa in materia di stupefacenti.
In particolare, gli investigatori attraverso un’attività investigativa sono venuti a conoscenza di un insospettabile soggetto, titolare di un’autofficina a Brandizzo, che era solito effettuare trasporti di sostanza stupefacente a bordo di un furgone bianco.
Infatti, la mattina del 4 giugno scorso nel corso di uno specifico servizio di osservazione il soggetto è stato notato mentre si dirigeva con il furgone presso una cascina nei pressi di Brandizzo. Mentre entra all’interno di un cascinale di via Fratelli Sussetto l’uomo è stato bloccato; all’interno del furgone sono stati rinvenuti e sequestrati tre borsoni contenenti complessivamente circa 67 kg di hashish.
Viene conseguentemente estesa la perquisizione all’interno dell’abitazione, alla presenza del proprietario, risultato essere poi un dipendente dell’officina dell’autista del furgone, dove vengono rinvenuti e sequestrati, in diversi luoghi dell’immobile, ulteriori 153 kg di hashish, 3,7 kg di cocaina, 68 kg di marjiuana e circa 12 kg di materiale esplodente.
Vengono, inoltre, sequestrati una pressa idraulica, una macchina professionale per il sottovuoto, materiale per il confezionamento, un disturbatore di segnale (jammer), utilizzato per inibire le localizzazioni tramite gps o segnale radio.
La sostanza stupefacente (hashish e marjiuana) era occultata in scatole contenenti mangime per cani, confezioni di noci e verdure sottaceto e riportante un’etichetta della ditta produttrice con sede in Spagna. Sui pacchi di hashish vi era un marchio adesivo riproducente il volto di Pablo Escobar.
All’interno dell’abitazione del proprietario del furgone viene sequestrato un rilevatore di microspie, utilizzato per eludere il controllo delle FF.OO e tre telefoni criptati, solitamente utilizzati dai trafficanti di sostanze stupefacenti.
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