Tragedia a Roma, nel parco Livio Labor a Colli Aniene, dove il crollo improvviso di un albero ha travolto alcune persone, provocando la morte di Francesca Ianni, 45 anni, architetta residente in piazza Bologna. La donna si trovava seduta su una panchina, insieme a un’amica, mentre guardava i tre figli piccoli giocare. L’architetta è stata colpita da un platano cipressino di circa 25 metri, sradicato probabilmente dalle forti raffiche di vento che hanno investito la città durante i giorni passati. I figli della donna sono rimasti illesi, ma l’amica, Alessia Annibale, 45 anni, è rimasta gravemente ferita ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.
Sul posto, nel parco attrezzato con un’area giochi per bambini in via Cesare Massini, vicino a viale Palmiro Togliatti, erano presenti diverse persone. Un testimone ha descritto la drammatica scena: «La donna si trovava seduta su una panchina, stava guardando i figli giocare quando a un certo punto abbiamo sentito un forte boato e poi le grida dei bambini. L’albero è crollato proprio sui giochi, è solo una fortuna che non abbia colpito qualche bambino». Subito dopo il crollo sono intervenuti polizia e vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area e avviare i primi rilievi tecnici.
Le prime ipotesi indicano il vento come causa del crollo, ma la tragedia mette nuovamente in evidenza le condizioni critiche degli alberi della capitale. Solo pochi mesi fa, l’assessora al Verde, Sabrina Alfonsi, aveva sottolineato che circa un albero su dieci tra quelli ispezionati era stato abbattuto perché malato o instabile. Tuttavia, nel caso specifico, Alfonsi ha dichiarato: «L’albero era stato sottoposto a un controllo visivo e non erano stati presi provvedimenti, perché non destava particolari preoccupazioni». Sul luogo, però, le radici appaiono tranciate di netto, e si sospetta che i lavori stradali nella zona possano aver contribuito al crollo.
La rabbia dei cittadini non si è fatta attendere. Durante il sopralluogo dell’assessora, molti residenti hanno denunciato lo stato di abbandono del parco e la pericolosità degli alberi rimasti: «Vergogna! Di tutti gli altri alberi si vedono solo i ceppi, perché sono stati abbattuti. Come poteva questo non rappresentare un pericolo?».
La Procura ha avviato un’inchiesta per accertare le responsabilità legate alle manutenzioni. Il procuratore aggiunto Giovanni Conzo ha delegato i carabinieri forestali ai primi accertamenti. Questi nuovi controlli si aggiungono alla maxi-indagine in corso sullo stato delle manutenzioni del verde pubblico a Roma. L’ inchiesta riguarda oltre 600 piante ad alto fusto, coinvolte in crolli o cedimenti strutturali negli ultimi mesi, evidenziando una situazione preoccupante per la sicurezza.
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