Ennesimo caso di femminicidio quello avvenuto ieri alle ore 14.00 nei confronti di Manuela Petrangeli, fisioterapista che lavorava presso la clinica Villa Sandra, a Roma. É stata uccisa a colpi di fucile in via degli Orseolo dall’ex compagno Gianluca Molinaro. É stato lui stesso a costituirsi alla polizia dopo aver commesso il delitto.
Alcuni tentativi di rianimazione nei confronti della donna per cercare di portarla in vita, fino a quando non c’è stato più nulla da fare.
Ad occuparsi del caso sarebbe la pm Antonella Pandolfi del pool antiviolenze, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
Il corpo della vittima, nelle prossime ore, sarà disposto ad autopsia per maggiori accertamenti.
“Era appena uscita dal lavoro, Manuela aveva appena attaccato col figlio, gli aveva detto ‘Amore, adesso mamma viene a prenderti’. A un certo punto, mentre stava andando a riprendere la macchina con una collega, l’ex compagno le si è accostato con la sua Smart. L’ha prima colpita a un braccio, lei è corsa via, ha provato a ripararsi dietro a un’auto parcheggiata, ma poi lui ha mirato al petto e non c’è stato più nulla da fare” raccontano le amiche, nonché college della donna.
Maria Cristina, collega di Manuela, l’ha descritta all’interrogatorio come “una donna davvero per bene che non destava alcuna preoccupazione in merito a eventuali crisi o dissapori con l’ex compagno“. Da ciò sembra che anzi tra i due fosse tutto sotto controllo.
Un’altra di loro, Maria Rita, ha detto che “quella stessa mattina lei e Manuela si erano dirette in un bar per prendere un caffè”, raccontando che “le era appena stato fatto il contratto”.
Lavora come Oss presso la clinica di Don Guanella. L’uomo si era lasciato con Manuela ormai da tre anni e i due avevano un figlio di nove anni. Quest’ultimo viveva con la madre presso il quartiere Torresina.
Quello di ieri è stato il ventesimo caso di femminicidio dall’inizio del 2024: nello stesso giorno c’è stata una manifestazione contro i femminicidi, “Bruciamo tutto”, a Roma. É stata versata della vernice rossa sulle vetrate dell’ingresso della sede Rai di viale Mazzini e anche sulla statua del cavallo posto all’entrata dell’edificio.
Sempre sotto il monumento sono state posizionate delle bambole insanguinate per ricordare le vittime di femminicidio.
Fonte immagine in evidenza: ilcorriere.it
Marina Zambito
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Ciao a tutti, io sono Marina e ho 21 anni. Mi piace definirmi come persona curiosa e anche un po’, ma leggermente, chiaccherona. Amo prendermi cura dei dettagli e se ve lo steste chiedendo, sì..sono piuttosto perfettina, ma non troppo esagerata. Con questa esperienza mi auguro di fare qualcosa di buono soprattutto per voi e, in fondo, anche per me stessa. Adesso, non resta che sperimentare. Buon divertimento a noi!