Domenica 26 maggio, tra gli scogli di Villa San Giovanni, a Reggio Calabria, è stato ritrovato il corpo di una neonata deceduta in circostanze ignote. Dopo averla trovata racchiusa in una busta di plastica a sua volta contenuta all’interno di in uno zaino, la Polizia di Stato e la Procura hanno iniziato ad indagare per capire le cause del decesso. Le forze dell’ordine hanno rintracciato la madre della bambina.
Come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, il cadavere della bambina, probabilmente partorita da poco, era all’interno di una busta di plastica a sua volta contenuta in uno zaino e aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. Un pescatore nei dintorni ha individuato lo zaino, abbandonato tra gli scogli nella zona tra gli imbarcaderi della società di traghettamento per la Sicilia e la darsena di Pezzo. Il corpo della piccola era avvolto in un velo dentro una busta di plastica.
Il pescatore che ha scoperto lo zaino ha immediatamente avvertito la Polizia di Stato e sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Villa San Giovanni e della squadra mobile di Reggio Calabria, che hanno informato il magistrato di turno. Sul luogo del ritrovamento è intervenuta anche la Polizia Scientifica, che ha avviato i rilievi.
I carabinieri e la polizia stanno cercando di ricostruire il quadro completo della vicenda, soprattutto riguardo le circostanze del parto e le cause del decesso della neonata. Bisogna capire se la piccola è morta durante il parto, quindi il corpo era già esanime quando è stato abbandonato, oppure se è deceduta in seguito. Con l’autopsia si cercherà di far luce sulla vicenda.
La madre della neonata sarebbe una ragazza di 13 anni, ora ricoverata in ospedale per setticemia, contratta dopo il parto avvenuto qualche ora prima dell’abbandono della bambina. Il movente che ha spinto la ragazza ad abbandonare la figlia è ignoto. Gli inquirenti e gli investigatori – i carabinieri e la Squadra mobile di Reggio Calabria, su delega della Procura della Repubblica e della Procura per i minorenni – mantengono assoluta riservatezza sul caso. Da quel poco appreso, la ragazza sarebbe italiana e proverrebbe da un contesto familiare degradato.
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