In via Ripamonti, nel pomeriggio di domenica 24 novembre , gli amici di Ramy hanno bloccato la strada per commemorare il 19enne morto in seguito a un inseguimento con i carabinieri. Momenti di tensione nel corso della protesta, dopo che un’auto forza il blocco investendo alcuni dei ragazzi per poi fuggire.
In occasione del tragico incidente che ha portato alla morte del 19enne, sul posto sono intervenute immediatamente tre ambulanze e un’auto medica, con il supporto di vigili e polizia. Stando ad alcune testimonianze, l’uomo che conduceva la vettura si trovava alle spalle di un bus della linea 95 che in quel momento era bloccato nel traffico per via della manifestazione. L’auto, che ad un certo punto ha deviato il suo percorso cercando di scartare il gruppo di giovani manifestanti, ha travolto almeno tre persone le cui condizioni di salute non sono però apparse gravi.
I ragazzi hanno iniziato ad inseguire la vettura riuscendo in un primo momento a fermarla in via Salaroli, ma nel tentativo di sfuggita l’automobilista ha anche travolto uno scooter sharing. In quel momento, i giovani, sarebbero riusciti a strappare via dalle mani del conducente il suo cellulare e anche la targa del mezzo, oggetti che successivamente sono state consegnate agli agenti che si sono impegnati a rintracciare il fuggiasco.
La manifestazione, con uno striscione che recitava “Verità per Ramy“, aveva come obiettivo quello di contestare la ricostruzione fornita dagli investigatori riguardo l’accaduto di domenica notte, poichè alcuni dei ragazzi erano lì presenti la notte precedente e affermano che la morte di Ramy sia dovuta allo scontro con l’auto dei carabinieri durante la svolta in via Quaranta. Nonostante le diverse registrazioni delle telecamere, le indagini della polizia locale non hanno trovato delle congruenze con la ricostruzione degli amici.
La manifestazione non autorizzata ha causato lo stop del traffico della zona di via Salaroli, luogo in cui poi avverrà la “forzatura” del blocco di ragazzi da parte di un uomo a bordo del suo Suv. Questo gesto ha provocato la reazione degli altri manifestanti che hanno aggredito l’uomo, devastandone anche il mezzo. Le ambulanze accorse hanno portato in ospedale quattro giovani, una bambina di 11 anni, due ragazzi 14enni e un 19enne, dopo aver riportato delle lievi ferite. Fondamentale, infine, l’intervento della polizia e dei vigili.
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