L’uomo ha aspettato una settimana per denunciare la scomparsa della compagna Nataly Quintanilla prima di essere arrestato per omicidio e occultamento di cadavere, dopo avere ammesso il femminicidio.
Pablo Gonzales ha cercato di salvarsi aspettando e negando il tutto, mostrandosi inizialmente sorpreso ma, poi, non ce l’ha fatta. Ha confessato agli inquirenti di essere il colpevole della morte della compagna Johanna Nataly Quintanilla. Baby sitter di 40 anni originaria di El salvador, uccisa nella loro abitazione di Milano nella zona Bicocca.
Il comportamento contraddittorio dell’uomo, come anche la sua prima versione dei fatti, ha suscitato i sospetti degli inquirenti, poi confermati dalle immagini di sorveglianza. La vittima è stata data per dispersa a partire dalla notte tra il 24 e il 25 gennaio. La sua scomparsa è stata denunciata da una conoscente e, dopo la prima verifica dei militari, la versione di Gonzales – che aveva negato un legame sentimentale con la donna e qualsiasi coinvolgimento nella storia – era sembrata convincente.
Dopo pochi i giorni, durante i quali l’uomo forse voleva assicurarsi che non ci fossero delle immagini in giro, Gonzales racconta un’altra versione, confermata da terzi. Si presenta questa volta come compagno e denuncia anche lui la scomparsa di Nataly Quintanilla. Il 4 febbraio i militari ispezionano la casa e trovano un’altra donna, che viene presentata dall’uomo come una cugina che sta ospitando.
In questi giorni l’uomo ha raccontato ai media la sua preoccupazione per la scomparsa della compagna. Racconta che nei giorni precedenti al fatto, la donna faceva discorsi strani sulla morte. E che, poi, senza che lui se ne accorgesse, fosse improvvisamente andata via la sera del 24 gennaio portandosi dei vestiti, una valigia, pc e tablet.
Le camere di sorveglianza, tuttavia, incastrano Gonzales. Quest’ultimo, viene ripreso mentre rientra a casa in tarda notte con un borsone da palestra per poi riuscire intorno alle 3 del mattino con la stessa borsa, riempita con il cadavere di Nataly Quintanilla.
L’uomo è arrivato a confessare il femminicidio. Ha raccontato agli inquirenti di avere aspettato il giorno successivo per recarsi a Cassano d’Adda in auto e disfarsi del borsone con il corpo. L’uomo aggiunge, però, che l’atto non è stato intenzionale. Racconta, infatti, di averle “rotto il collo” per errore durante un “gioco erotico“, per poi andare nel panico e nascondere le prove. Gonzales è stato arrestato per omicidio e occultamento di cadavere, mentre gli investigatori stanno setacciando la Padana Superiore per ritrovare il corpo.
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