NEW YORK – Il sottosegretario generale del dipartimento operativo per il mantenimento della pace dell’ONU Hervé Ladsous ha duramente condannato l’esplosione del kamikaze nel campo militare di Gao, città nel nord del Mali, che ha provocato la morte di 50 persone e oltre una dozzina di feriti. Ladsous ha denunciato l’attacco come un tentativo di far deragliare il processo di pace e di indebolire i recenti progressi riguardo le disposizioni sulla sicurezza. «Noi condanniamo, con estrema fermezza, questo vigliacco e ignobile attacco. Esso rappresenta un diretto attacco al processo di pace» ha commentato il sottosegretario generale all’apertura dell’incontro convocato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU proprio per analizzare la situazione in Mali.
Secondo quanto riportato dal MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali), poco prima delle 9:00 del mattino un’autobomba è esplosa all’interno dell’OMC (Operational Coordination Mechanism), campo militare di Gao. Il campo è la casa delle forze armate del Mali e di ex combattenti che hanno siglato un accordo di pace con il governo maliano. In un comunicato diffuso da un suo portavoce, il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha espresso le sue più sentite condoglianze al governo di Mali e alle famiglie delle persone morte. Inoltre, ha augurato una veloce guarigione a tutti i feriti e ha auspicato una rapida operazione affinché vengano individuati i responsabili e venga fatta giustizia.
«Il segretario generale spinge i partiti a continuare a lavorare per implementare gli accordi di pace e a fare tutto ciò che possono per evitare altri attacchi di questo tipo – si legge sul comunicato – Questo spregevole attacco rinforza ulteriormente la determinazione delle Nazioni Unite nel supportare e aiutare la gente di Mali e il Governo nella loro battaglia contro il terrorismo e nel tentativo di sostenere gli accordi di pace» conclude la nota.
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