MESSINA – «L’accorpamento tra i porti calabresi e quelli messinesi – dichiara in una nota l’assessore con delega all’integrazione dell’Area dello Stretto, Tonino Perna – rappresenta un’occasione unica per rendere concreta e vivibile l’Area dello Stretto. Certo, non sarà una gestione facile, ma la complementarietà tra il porto di Gioia Tauro e quello di Messina è evidente e non potrà che tradursi in un beneficio per entrambi. Purtroppo, di fronte a questa nuova chance si sono manifestate critiche di matrice campanilistica che non portano da nessuna parte. Prima di stabilire dove sarà localizzata la regia del sistema portuale del “Tirreno meridionale” bisognerebbe incontrarsi e parlare di contenuti, di strategie di rilancio di tutta l’area, in cui il sistema dei trasporti è un fattore fondamentale, di un metodo di gestione e delle risorse disponibili. Nonché della storia e delle tradizioni che hanno il loro peso».
Continua l’assessore: «Vorrei ricordare che nella manifestazione sulla nave delle FFSS del 18 aprile dell’anno scorso, è stato siglato un accordo tra decine di sindaci dell’Area dello Stretto in uno spirito di amicizia e di stretta collaborazione. Non dobbiamo abbandonare questo spirito e trovare i punti di incontro più che quelli di scontro, sapendo che qualunque “matrimonio” richiede sacrifici che si fanno per un fine superiore. Questa volta, con i fatti bisogna dimostrare che l’Area Integrata dello Stretto non è un sogno, né un esercizio di retorica, ma è un obiettivo prioritario che unisce le popolazioni delle due sponde al di là delle appartenenze regionali. Dopo secoli di stupido campanilismo, che ci ha impedito di realizzare l’integrazione di quest’area, non possiamo perdere quest’ultima occasione. Lo dobbiamo alle nuove generazioni che oggi non vedono più un futuro su questa terra e non capiscono gli egoismi campanilistici in un mondo globalizzato».
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