Giovani, ricordo e presente fatto di testimonianze, riflessioni e futuro. San Giovanni la Punta ha testimoniato, questa mattina, la Legalità con la partecipazione di 1500 alunni della scuola primarie e secondarie intervenuti nell’anfiteatro Turi Ferro. Iniziativa voluta dall’assessore alle politiche scolastiche Piermaria Capuana in piena sinergia con. Sindaco Nino Bellia
“E’ stato un onore da Assessore alle politiche scolastiche vivere e aver promosso insieme al sindaco una manifestazione importante, nella giornata della Legalità in cui ricorre la commemorazione della strage di Capaci. Oggi abbiamo voluto Testimoniare il valore della legalità – afferma l’assessore alle politiche scolastiche di San Giovanni la Punta Piermaria Capuana – che va costruito, mantenuto e vissuto parlandone per comprendere l’importanza della legalità, non come valore aggiuntivo, ma come unica via per vivere tutti nel rispetto delle #leggi. Abbiamo quindi il #dovere morale ed una responsabilità anzi corresponsabilità, sull’utilizzo della legalità come strumento per dimostrare che la società civile si attivi a favore della pratica reale dei diritti sanciti nella #Costituzione e dei progetti di cittadinanza, informazione e solidarietà”
“Bisogna avere il coraggio di cambiare per far si che quei doveri e quei diritti non restino sulla carta, ma diventino parte integrante e concreta della vita delle persone, promuovendo una cultura della legalità e trasmettendone l’ideale, con un investimento educativo che ci permetta di vivere liberi senza calpestare i diritti, ma anzi portandoli avanti con fermezza e dignità, senza mai piegarsi”
“Ritengo sia questa l’eredità e la testimonianza più importante che ci hanno lasciato quelle vittime di mafia che commemoriamo, esempi di vita che si sono opposti alla violenza e alla sopraffazione della criminalità, combattendola con durezza, serietà e senso del dovere anche a costo della propria vita”
“Ringrazio tutti gli studenti e le studentesse presenti oggi ed i relatori e le relatrici che hanno impreziosito con la loro testimonianza di esperienza e preparazione questa giornata di confronto e dibattito, in cui abbiamo voluto donare il “seme” della legalità che va coltivato nelle scuole”
“La mafia teme la scuola più della giustizia. L’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa” diceva il magistrato Antonino Caponnetto.
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