GRAMMICHELE (CT) – I carabinieri della locale stazione, coadiuvati dai colleghi del N.I.L. (Nuclei Ispettorato del Lavoro) di Catania per l’intera giornata di ieri, nell’ambito di un servizio coordinato finalizzato al contrasto alle forme di lavoro sommerso ed al fenomeno del caporalato, hanno controllato una società cooperativa con sede legale a Grammichele che impiegava, per la raccolta delle arance, sei lavoratori stranieri, quattro bangladesi e due tunisini, regolari sul territorio italiano ma non assunti regolarmente.
Al titolare dell’azienda i carabinieri hanno elevato una maxi sanzione per aver impiegato manodopera in nero per un ammontare complessivo di 21.600 euro. Nella circostanza sono stati recuperati contributi previdenziali e assistenziali per 6.000 euro.
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